Verbum et imago coincidunt. Il linguaggio come specchio vivo in Cusano
I saggi qui raccolti sono dedicati alla natura, al potere e alla finalità della parola e dell’immagine nel pensiero di Niccolò Cusano. Una metafisica del linguaggio si esprime in un complesso coordinato di congetture che è in grado, da un lato, di abbracciare e sovrapporsi a tutto il reale e, dall’altro, di tradurre la verità, sebbene sempre in modo approssimativo ed enigmatico. La parola, in cui alberga il germe della sapienza, può distendere il suo valore veritativo secondo la logica transitiva della ragione oppure intensificare la propria carica simbolica nel segno di una scienza enigmatica. Il piano della congettura vibra, allora, tra la raffigurazione e l’enigma, tra la positività dell’immagine e la lontananza della verità. La congettura è, nel contempo, immagine della divinità e rappresentazione della natura, stretto varco verso il nascosto e l’incommensurabile e passaggio all’esperienza del mondo sensibile. La parola congetturale, inoltre, è in grado di rappresentare lo statuto dell’essere umano: un ente che è insieme viva immagine di Dio e problematica contrazione della divinità.
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Anno edizione:2019
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