Un incendio, due morti, tre feriti. Nel processo per dolo è imputata la madre di una delle vittime - un ragazzino autistico. Ma è davvero lei la colpevole? E non, piuttosto, una vittima? Si scoprirà, pagina dopo pagina, che nessuno ha detto la verità, che tutti sono i convolti e che quanto accaduto è frutto di una serie di circostanze e scelte personali che hanno portato al tragico epilogo. Quello che rimane, alla chiusura del libro, è la domanda cruciale: di chi è la colpa? E chi deve pagare? Chi ha materialmente compiuto l'atto decisivo? O anche chi, con i suoi comportamenti scorretti, poco trasparenti, opportunistici, ha moralmente partecipato all'evento delittuoso? Un bellissimo romanzo che fa riflettere e ci rende consapevoli del fatto che le nostre azioni e parole non sono senza peso, che impattano sulle vite degli altri e che pertanto andrebbero maneggiate con attenzione e rispetto.
