Un viaggio chiamato amore. Lettere (1916-1918) - Sibilla Aleramo,Dino Campana - copertina
Un viaggio chiamato amore. Lettere (1916-1918) - Sibilla Aleramo,Dino Campana - copertina
Dati e Statistiche
Salvato in 5 liste dei desideri
Letteratura: Italia
Un viaggio chiamato amore. Lettere (1916-1918)
Disponibilità immediata
10,00 €
10,00 €
Disp. immediata

Descrizione


Documento di una storia d'amore tormentata, il libro, presenta il carteggio tra Sibilla Aleramo e Dino Campana, dal febbraio 1916 al gennaio del 1918. L'epistolario venne pubblicato, per la prima volta, da Nicola Gallo nel 1958, due anni prima della morte della Aleramo. Nel 1987 Bruna Conti ne ha curato una nuova edizione. Il lavoro di prima mano sugli autografi dei due protagonisti e importanti acquisizioni di documenti, le hanno permesso di allestire un testo più fedele dell'epistolario.

Informazioni dal venditore

Venditore:

Firenze Libri
Firenze Libri Vedi tutti i prodotti

Informazioni:

A cura di Bruna Conti. Milano, Feltrinelli Ed. 2002,cm.14x22,5, pp.130, brossura copertina figurata a colori. Coll.Varia.

Immagini:

Un viaggio chiamato amore. Lettere (1916-1918)

Dettagli

2003
130 p.
9788807490064

Conosci l'autore

Foto di Sibilla Aleramo

Sibilla Aleramo

1876, Alessandria

Sibilla Aleramo, pseudonimo di Rina Faccio, è stata la più importante scrittrice italiana del primo Novecento a impegnarsi nel movimento di liberazione delle donne, sia con l'esempio della propria vita, sia attraverso scritti giornalisti, racconti e romanzi. Ebbe una tempestosa relazione con Dino Campana. Il suo primo romanzo, Una donna, uscì nel 1906, seguito soltanto nel 1919 da Il passaggio. Della sua vasta produzione ricordiamo: Momenti (1920), Amo, dunque sono (1927), Il frustino (1932), Gioie d’occasione (1930), Orsa minore (1938), Gioie d’occasione e altre ancora (1954), Aiutatemi a dire (1951) e Luci della mia sera (1956).

Foto di Dino Campana

Dino Campana

1885, Marradi

Poeta italiano. Visse una giovinezza travagliata, che lo portò a interrompere gli studi di chimica pura all’università di Bologna; dopo un ricovero al manicomio di Imola (1906), iniziò una serie di vagabondaggi, in Svizzera e in Francia (1907). Nel 1908 è in Argentina, dove lavora come bracciante; poi a Odessa, Anversa, Bruxelles, Parigi. Nel 1909 è di nuovo ricoverato, in una clinica di Firenze. Riprende, due anni dopo, senza alcuna fortuna, gli studi universitari. Nell’autunno 1913 porta a Firenze, per consegnarlo a Soffici e Papini, il quadernetto dei suoi Canti orfici; ma, nella primavera successiva, è costretto a riscriverli, perché Soffici ha perduto il manoscritto; e li fa stampare privatamente da un tipografo di Marradi (1914)....

Informazioni e Contatti sulla Sicurezza dei Prodotti

Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.

Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it