La vie devant soi

Era forse inevitabile che un giorno l'intrepido esploratore musicale Renaud Garcia-Fons tornasse nella nativa Parigi; capitale cosmopolita, crocevia culturale per gli artisti di tutte le nazionalità, città affascinante a cui il contrabbassista franco-catalano dedica il suo nuovo album “La vie devant soi”. Il titolo è tratto dal libro di Ajar / Gary, che racconta dello straordinario legame tra una piccola orfana araba e una mamma ebrea. Per questo progetto Garcia-Fons ha voluto al suo fianco David Venitucci (fisarmonica) e Stephen Caracci (vibrafono e percussioni), protagonisti di innovazione e sperimentazione ai confini del jazz. L’album è saldamente ancorato allo spirito di fondo dello stile di Garcia-Fons, che crea una specie di musica da camera, alla ricerca di sfumature e originali soluzioni sonore partendo da una base acustica. Noto per la sua padronanza del flamenco, le sue divagazioni musicali in India e Medioriente, così come per il suo amore per il bacino del Mediterraneo, Renaud Garcia-Fons ha sentito il bisogno di cercare nuovi stimoli in questo disco e li ha trovati nella tradizione musicale parigina. “Se suonassi solo musica mediterranea o orientale mi limiterei – spiega il contrabbassista – il mio bagaglio musicale è più ricco e sento il bisogno di esprimerlo. In fondo ascoltavo Satie e Debussy molto tempo prima di scoprire Munir Bashir...”. Il risultato sono undici eleganti scene musicali, che raccontano le mille facce di Parigi e la ricchezza del talento di Renaud Garcia-Fons.