(Parigi 1975) scrittore francese. Dopo studi universitari di antropologia, linguistica e sociologia, ha esordito nel 2001 con il romanzo Come sono diventato stupido (Comment je suis devenu stupide, 2001), ironica ed efficace decostruzione dell’intelligenza come malattia sociale. In uno stile che la critica ricollega a Queneau e Vian, ha proseguito la sua denuncia del «magnifico orrore sociale» della vita quotidiana fondata sul denaro e sull’apparenza nei romanzi Una perfetta giornata perfetta (Une parfaite journée parfaite, 2002), gioiosa apologia del suicidio, e La libellula (La libellule de ses huit ans, 2003).