XX

A volte il Jazz riesce ad essere evocativo, emozionante, delicato, intenso, senza bisogno di aggiunte, effetti roboanti, idee artefatte costruite per stupire. Joona Toivanen ed il suo trio firmano, per CAM Jazz, XX (Twenty). Un piccolo prezioso gioiello, concepito con una naturalezza da far diventare la semplicità incantevole mezzo espressivo: ed è proprio per questo che stupisce. In XX (Twenty) accade così. Ostinati che fluttuano imperterriti sotto l’incalzare di melodie accattivanti, come in Polaroid, o note ribattute all’infinito che sottolineano il volare via delle altre note, come in Grayscape I. Sequenze armoniche reiterate e accordi che si infrangono in piccoli silenzi e crescendo di intensità irresistibili, come in Grayscape II. Luoghi introspettivi dall’atmosfera malinconica, armonicamente rarefatti come Lament, si alternano a passeggiate dolci e sognanti, come in Seconds Before, in cui pianoforte e contrabbasso giocano sommessamente in uno sfondo bucolico, e fiabesco, anche.