1953-2013. Sessant'anni di cinema a Noto. Analisi dei rapporti tra la capitale netina e il cinema - Sebastiano Cugno - copertina
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1953-2013. Sessant'anni di cinema a Noto. Analisi dei rapporti tra la capitale netina e il cinema
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Descrizione


"Questa mia pubblicazione ha un duplice scopo: da una parte vuole essere un omaggio ai luoghi della mia infanzia, ai quali sento di appartenere; dall'altra, invece, va a colmare una lacuna molto importante poiché è il primo libro che raccoglie tutti i film girati nella cittadina netina, di cui vengono ovviamente analizzate solo le scene ambientate a Noto, cercando di cogliere il rapporto tra i personaggi e l'ambiente circostante. Per far questo ho suddiviso ogni film in tre paragrafi. Nel primo narro gli eventi dei film che si svolgono a Noto, poi tratto dell'ambiente ed infine espongo le sequenze, a parer mio, significative. La galleria fotografica, invece, presenta un originale confronto tra alcuni luoghi ripresi nel film e la loro trasformazione nel corso del tempo." (Sebastiano Cugno)

Dettagli

25 luglio 2014
218 p., ill. , Brossura
9788898381463

Valutazioni e recensioni

  • Edito dalla siciliana Libreria Editrice Urso, il volume 1953-2013: Sessant’anni di cinema a Noto contribuisce alla definizione storica della città barocca siciliana, Noto. Qui inquadrata come luogo d’infanzia dell’autore, Sebastiano Cugno, nato a Moncalieri e laureatosi a Torino in Storia e Critica del Cinema. Cugno analizza il rapporto durato sessant’anni tra la capitale netina e il cinema. Rapporto che ha visto, nel lasso di tempo studiato, la produzione di dodici lungometraggi e di alcune fiction comunque escluse dal corpo d’indagine (come Il commissario Montalbano). Un viaggio che si muove dalla prima pellicola, il film-opera in technicolor e cinemascope 3D Cavalleria rusticana (1953) di Carmine Gallone sino al celebrato L’avventura (1960) di Michelangelo Antonioni (primo film della “trilogia dell’incomunicabilità”) e ancora all’attuale Ladro di bambini (1992) di Gianni Amelio (il road-movie che si ispira proprio alle visioni siciliane di Antonioni). Dopo la rapida disamina delle vie e delle strade, delle chiese netine e dei palazzi barocchi, e quella altrettanta breve su come queste siano state trattate diegeticamente, comincia l’analisi film per film. Le schede tecniche e la trama sono lasciate per l’ultima parte prima dei ringraziamenti, in questa sezione ci si dedica a un breve commento del film (privilegiando per ovvi motivi le scene girate a Noto), la rassegna degli ambienti scelti fra interni ed esterni (ma psicologici nel caso de L’avventura), quindi un commento alle scene o sequenze più memorabili o più importanti...

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