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Anno edizione: 2022
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finalmente un lieto fine per Laura
Questa trilogia è un mix tra le cinquanta sfumature e un mafia romance. Le vicende sono raccontate inizialmente dal punto di vista di Massimo, poi si sposta a quello di Laura (in prima persona) che occuperà quasi tutto il romanzo. I 365 giorni che dovrebbero essere l’aspetto su cui dovrebbe ruotare la vicenda in realtà non hanno alcuna importanza visto che Laura, s’innamora di Massimo dopo 2 mesi. Gli aspetti maggiori che accomunano questa trilogia alle cinquanta sfumature è probabilmente la relazione abusiva/malata tra i due protagonisti, i protagonisti maschili ricchi e il fatto che hanno bisogno di cure psichiatriche. I due protagonisti oltre ad avere una caratterizzazione assai discutibile, sono davvero piatti. Laura viene dipinta come una donna forte, indipendente ma si lascia affascinare facilmente dalla ricchezza e dal lusso. Sembra inizialmente tenere testa a Massimo ma basta qualche gesto “romantico” e addio orgoglio. Laura giustifica troppo facilmente e velocemente comportamenti prevaricatori di Massimo. Per quasi tutto il romanzo i due non fanno altro che parlare di sesso, fare sesso e battibeccare, non hanno mai una conversazione per conoscersi realmente. Per cui, mi chiedo, perché Laura si sarebbe dovuta innamorare di Massimo? E perché Massimo è innamorato di lei, visto che in realtà non la conosce nemmeno. Laura soffre di cuore, è sempre a bere champagne, sa ballare la Pole Dance e non solo e sa guidare anche in situazioni estreme. Massimo è il tipico signore e padrone. Uccide a sangue freddo, sniffa cocaina, minaccia di morte la famiglia di Laura. Si cerca forzatamente di trovare delle giustificazioni plausibili ai suoi comportamenti per farlo apparire come un eroe romantico ma in realtà non lo è affatto. Ditemi un po’ quale eroe, fa salire a forza la donna che teoricamente ama su un aereo, sapendo che soffre di cuore e claustrofobia, la lega e la obbliga a una punizione dopo che è svenuta per lo stress… È tutto così eccessivo e assurdo.
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