L'abbraccio delle tenebre

sicuramente, rispetto al precedente, non serve una laurea in mitologia greca per capirci qualcosa, ma i salti nel tempo rendono comunque a tratti impegnativa la comprensione della storia. Non voglio con questo sconsigliarlo, il personaggio di Cassie è semplicemente perfetto, non si fa alcuna fatica ad immedesimarsi ed è tratteggiato molto bene. Lo stile è abbastanza fluido, credo solo che l'autrice abbia la tendenza a "mettere troppa carne al fuoco", ma che stia migliorando!

Rispetto ai precedenti due romanzi della serie, l'intreccio è più scorrevole e lineare ed i generi di creature fantastiche notevolmente ridotti, anche se ho fatto comunque un po' di fatica a tenere a mente con precisione ed in ordine logico il filo degli eventi. Seguiamo la protagonista nei suoi disperati tentativi di annullare una volta per tutte il geis, al fine di evitare una brutta fine al suo amato vampiro Mircea. Ciò avviene sia attraverso i "classici" viaggi meta-temporali, sia utilizzando linee magiche di forza che garantiscono velocissimi spostamenti da un luogo all'altro. Ho, in particolare, apprezzato l'incipit, con la magistrale ambientazione nel cimitero del Père Lachaise di Parigi, ed il finale, che culmina con una magistrale scena d'amore. Anche la figura del magio Pritkin subisce una "svolta" improvvisa, rivelandosi un enigma dalle mille, gradite sorprese.