Affect Is No Crime. New Music Music for Old Instruments

Strumenti d’epoca come il traversiere, il violino barocco, la viola da gamba e il clavicembalo offrono una tavolozza di nuove sonorità incredibilmente ampia, adatta alle orecchie contemporanee. Dagli anni Sessanta del Novecento, un numero crescente di compositori postmoderni ha cominciato a considerare questi strumenti come mezzi perfetti per riconnettersi sia con il loro pubblico sia con le tradizioni musicali del passato. “Effetti” sperimentali contemporanei, ottenuti mediante l’uso di tecniche estese e dell’elettronica hanno dimostrato di poter creare un dialogo fecondo con gli eterni “affetti” che gli strumenti barocchi sono in grado di suscitare.
Frutto della ricerca di dottorato di Matteo Gemolo all’Università di Cardiff (UK), Affect is no Crime esplora l’eterogeneità di questa nuova tendenza, presentando 5 prime registrazioni mondiali di 5 celebri compositori viventi di 5 paesi diversi; da Anspielungen by H.M. Linde, un mosaico arricchito da citazioni barocche, all’ironico e microtonale Tiet/Lots di J. Tiensuu; dalla neo-impressionistica La Fenêtre Ouverte di J. Fontyn a Revenant di J. Morlock, un omaggio modale e minimalista di Bach, passando attraverso lo sperimentale Sun Bleached con elettronica, appositamente commissionato a T. Polymeneas Liontiris.