Affenstunde (Re-Releases) - CD Audio di Popol Vuh
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Affenstunde (Re-Releases)
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Descrizione


Verso la fine degli anni 60 il colto pianista classico Florian Fricke lavorava come critico musicale e cinematografico, quando spinto dalla passione per l'elettronica decise di produrre la sua musica. Per un primo periodo fu l'unico in Germania a possedere un Moog III e Gerhard Augustin della Liberty Records gli offrì la possibilità di produrre un album con questo strumento. All'inizio del 1969 Fricke fondò i Popol Vuh, trovando nel tastierista Frank Fiedler un tecnico attrezzato che lo poteva sostenere e in Holger Trülzsch un bravo percussionista. Fricke si allontanò dalle convenzioni musicali per sperimentare nuovi territori e infinite prove portarono alla realizzazione di Affenstunde ("Monkey Hour") nel 1970. Sia il titolo dell'album che il nome del gruppo si riferiscono al libro sacro dei Maya "Popol Vuh", che ispirò Florian Fricke. La prima parte del CD contiene tre parti "Ich mache einen Spiegel" ed inizia con suoni di uccelli e di acqua, prima di addentrarsi sottoterra. Si crea un'unione di percussioni alla base e di elettronica sullo sfondo. Nella seconda parte troviamo il brano che dà il titolo all'album "Affenstunde" dove l'elettronica e le percussioni diventano un tutt‘uno. Invece la bonus track "Train Through Time, diversamente dagli altri brani, è una composizione dinamica e ritmica composta su un sintetizzatore Ensoniq TS 12 e sample registrati da un treno in corsa. L'album è stato nuovamente rimasterizzato da Guido Hieronymus. La musica di quest'album si sposa bene con un'atmosfera meditativa e tranquilla.

Dettagli

  • CD Audio
  • 1
BMG
26 aprile 2019
4050538392272

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Foto di Popol Vuh

Popol Vuh

titolo di una delle pochissime opere rimasteci della letteratura maya. In dialetto quiché ma in caratteri latini, il manoscritto fu scoperto a Chichicastenango, in Guatemala. Ricopiato e tradotto in spagnolo nei primi anni del sec. XVIII dal padre F. Ximénez, continuò a restare sconosciuto fino alla metà del sec. XIX, quando venne riedito, con la traduzione francese, da Brasseur de Bourbourg (1861). Di autore anonimo e composto probabilmente tra il 1554 e il 1558, ma costituito di materiali assai più antichi, il P.V. (o «Raccolta delle foglie scritte») è un’opera cosmogonica, e contiene elementi storici, leggendari, rituali e mitologici di grande interesse: la narrazione fa risalire l’origine dell’umanità alla necessità avvertita dagli dei di creare qualcuno che pronunci i loro nomi e fornisca...

Brani

Disco 1

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1 Ich Mache Einen Spiegel (Dream Part 4)
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2 Ich Mache Einen Spiegel (Dream Part 5)
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3 Ich Mache Einen Spiegel (Dream Part 49)
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4 Affenstunde
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5 Train Through Time (Bonus)
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