L'Allieva è il romanzo d'esordio di Alessia Gazzola e primo di una serie ambientata in Italia che vede protagonista Alice, una specializzanda in Medicina Legale distratta e goffa ma che in fondo ama il suo lavoro (forse!). Ogni volume è autoconclusivo per quello che riguarda il risvolto "giallo" (fa da contorno e non vi aspettate qualcosa d'intricato alla Kay Scarpetta), al contrario, le vicende personali della protagonista si dipanano nei vari volumi (la storia è incentrata principalmente su quest'aspetto). E' sicuramente un romanzo rilassante e scorrevole nonostante alcune divagazioni inutili e il continuo menzionare marchi di abbigliamento e accessori vari. Alice (scritto in prima persona è l'unico punto di vista) è una protagonista pasticciona, un po' sfaticata, sfortunata per certi versi, abbastanza simpatica anche se a volte può risultare davvero irritante con certi suoi comportamenti. Lo stile dell'autrice è semplice e lineare e forse avrei fatto uno sforzo in più sulla caratterizzazione dei vari personaggi che non risultano molto credibili. Inoltre, non vi aspettate troppe descrizioni tecniche legate alla medicina legale. Un romanzo per chi cerca una lettura senza troppe pretese.
Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po' distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l'istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall'affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all'omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un'aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.
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Edizione:5
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Anno edizione:2011
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L'autrice, una giovane ragazza messinese, come la protagonista del suo romanzo d'esordio, pratica un mestiere fuori dal comune: è, infatti, un medico legale. Ma, a differenza della Kay Scarpetta americana, la nostra protagonista tollera male le autopsie e ha una tendenza molto particolare a cacciarsi nei guai. Un personaggio fresco alla Bridget Jones. Vi affascinerà.
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Silvia Zini 04 dicembre 2011
Promossa con ampia sufficienza l'esordiente Gazzola, pur senza entusiasmare. La trama giallistica è abbastanza scontata e prevedibile, più forte l'idea di questa Kay Scarpetta all'italiana, caratterizzata come donna e non solo come professionista. Peccato che la formula "all'italiana" alluda ai clichè più tipici quali l'improvvisazione, la serendipità.La protagonista giunge alla soluzione del giallo sì, ma tramite un percorso tortuoso, a volte lasciato all'improvvisazione e al caso. Ad ogni modo, la lettura scorre piacevole. Non male per un esordiente che comunque nella vita fa altro.
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