Anatomia delle Brigate Rosse. Le radici ideologiche del terrorismo rivoluzionario. Nuova ediz. - Alessandro Orsini - copertina
Anatomia delle Brigate Rosse. Le radici ideologiche del terrorismo rivoluzionario. Nuova ediz. - Alessandro Orsini - copertina
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Letteratura: Italia
Anatomia delle Brigate Rosse. Le radici ideologiche del terrorismo rivoluzionario. Nuova ediz.
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Descrizione


Chi sono i brigatisti? Perché uccidono? Come si svolge la loro vita quotidiana? A quale tradizione storico-politica appartengono? Sono le domande cui si propone di rispondere il presente volume attraverso il metodo della sociologia storica comparativa. Tra il 1969 e il 1985 l’Italia è stata di gran lunga il Paese più interessato dalle attività terroristiche. Il bilancio, per il periodo preso in considerazione, è di 428 morti, la cifra più rilevante in Europa occidentale. L’autore, dopo una critica serrata delle interpretazioni prevalenti del terrorismo rivoluzionario nell’Italia repubblicana, sostiene che la logica dominante della prassi brigatista fu orientata da una concezione politico-religiosa dello sviluppo storico, rivolta a soddisfare, in primo luogo, un bisogno spirituale e a raggiungere un fine meta-politico: instaurare il Paradiso in Terra. I brigatisti – siano essi comunisti o fascisti – appartengono alla categoria antropologica dei “purificatori del mondo”. Accomunati da un odio profondissimo verso ogni aspetto del mondo presente, condividono entrambi lo stesso obiettivo: distruggere la società borghese, considerata un luogo putrido e nauseabondo da ripulire attraverso un uso spropositato del terrore rivoluzionario. Dal sogno teocratico di Thomas Müntzer alla rivoluzione cambogiana di Pol Pot, vengono ricostruite le origini e l’evoluzione di una tradizione rivoluzionaria che, con la parabola brigatista, giunge fino ai giorni nostri. Anatomia delle Brigate rosse (2009), vincitore del Premio Acqui Storia 2010, è stato tradotto da Cornell University Press ed è stato selezionato da «Foreign Affairs» tra i libri più importanti pubblicati negli Stati Uniti nel 2011. Tradotto in arabo nel 2019 (Dar Alca, Baghdad), è stato definito “un contributo accademico enorme” da «Perspectives on Politics»; “un libro di alto prestigio intellettuale” dal «Journal of Cold War Studies»; “un libro ragguardevole” da «Foreign Affairs».

Dettagli

23 febbraio 2024
500 p., Brossura
9788849878660

Conosci l'autore

Foto di Alessandro Orsini

Alessandro Orsini

1975, Napoli

Alessandro Orsini è professore di Sociologia del terrorismo, direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS di Roma e del quotidiano online “Sicurezza Internazionale”. È stato membro della commissione per lo studio della radicalizzazione jihadista istituita dal governo italiano e dal 2011 è Research Affiliate al MIT di Boston. I suoi libri sono stati pubblicati dalla Cornell University di New York e i suoi articoli, tradotti in più lingue, sono apparsi sulle più importanti riviste scientifiche specializzate in studi sul terrorismo. È spesso ospite delle principali trasmissioni televisive e radiofoniche e al centro di polemiche per le sue posizioni sul conflitto Russo-Ucraino. Tra i suoi libri ricordiamo: Anatomia...

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