L'androide Abramo Lincoln
Pubblicato nel 1969 ma scritto un decennio prima, L'androide Abramo Lincoln utilizza paradigmi e simboli della fantascienza assieme a numerosi echi letterari, da Frankenstein a Nabokov, per raccontare una vicenda dai forti contenuti autobiografici che diventa specchio dell'America del dopoguerra, con i suoi tic e le sue ossessioni, le sue famiglie disfunzionali, i personaggi consumati dalla paranoia, dalla solitudine e dal senso di fallimento e inadeguatezza, perennemente sospesi sul sottilissimo confine che separa lucidità e follia.
Ontario, Oregon, 1982. Louis Rosen è socio di una piccola fabbrica di spinette e organi elettronici che decide di mettere in vendita un nuovo articolo: le riproduzioni robotiche di personaggi famosi, a cominciare dal presidente Lincoln e dal suo ministro della Guerra Edwin Stanton. A progettarli è stata Pris Frauenzimmer, la giovanissima figlia schizofrenica del socio di Louis, con la quale l'uomo inizia una morbosa relazione. L'unico interessato ad acquistare gli androidi è l'avido multimilionario Sam Barrows, che intende utilizzarli per i suoi ambigui progetti di espansione nello spazio. Ma qualcosa (o qualcuno?) come il simulacro del presidente potrebbe non avere alcuna intenzione di essere comprato.
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Anno edizione:2025
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