Ape migrante
La Poesia si accosta con delicata sensibilità al mondo delle più segrete emozioni, al mistero che ci attornia e ad un tempo risiede nei nascosti meandri della mente e dell’animo. Antonio delle Noci riconferma l’attitudine a dar voce a una poesia lirica che origina dalla vita, dalla sua vita, e che possiede uno stile del tutto personale, autentico, colmo di una sottile musicalità, sommesso e sobrio, conciso ma non sentenzioso. L’ape, che dà il titolo all’intera raccolta, nella Storia e nella grande poesia di tutti i tempi è rivestita dei simboli più disparati, ma sempre belli, positivi, virtuosi. Qui essa pare rappresentare soprattutto il privilegio – sperato, sognato, talora però impossibile – di una meravigliosa libertà: il desiderio imprescindibile di svincolarsi dalla prigionia di un costretto silenzio, dall’assedio del quotidiano, dalle catene gravose della vecchiezza, dall’arsura delle nostre ansie come dalla tana oscura della Morte, infinito silenzio di pietra.
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Anno edizione:2025
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