Edgar Allan Poe
Racconti e romanzi, da Il Corvo a Il Gatto Nero

Il racconto del terrore venne pubblicato per la prima volta nel 1839. Nella storia, un narratore anonimo riceve una lettera da Roderick Usher, suo amico d’infanzia. Roderick lo supplica di andarlo a trovare nella vecchia casa in cui è cresciuto con la sorella Madeline. Il protagonista si mette in viaggio e dopo un giorno intero a cavallo arriva a casa Usher. Un luogo terrificante che sembra esalare vapori arcani e maligni. L’atmosfera è tetra, tipica dei racconti di Poe: alberi spogli, una profonda pozza d’acqua nera che riflette la casa e il paesaggio, entrambi cupi e minacciosi. Anche le condizioni di Roderick non sono delle migliori, l’amico lo trova in pessimo stato di salute, in una condizione quasi spettrale.

Raccoglie le opere più importanti di questo filone come Il gatto nero e La caduta di casa Usher. In tutte queste storie il sovrannaturale irrompe nella vita dei protagonisti conducendoli alla follia. Mondi popolati da creature inquietanti e maligne, da vivi che sembrano morti e da defunti che tornano in vita.

Poe indaga le ombre dietro l’apparente facciata di normalità delle nostre vite, discendendo nelle zone buie e recondite dell’animo umano. Mentre dettagli sinistri, indizi fuorvianti e strani episodi si intrecciano nel meccanismo narrativo, Poe ci spinge fino al limite che separa ragione e follia, lasciandoci in bilico sulla soglia dell’oscurità.

Pubblicato per la prima volta nel 1841, questo racconto è spesso considerato il primo poliziesco in letteratura. Il protagonista, Auguste Dupin, è chiamato a indagare su un caso di duplice omicidio apparentemente inspiegabile. Una trama ricca di mistero e di suspense che cattura l’attenzione sin dalla prima pagina.

Il romanzo segue le peripezie di Arthur Gordon Pym, un giovane marinaio di Nantucket, Massachusetts. Arthur si imbarca con l’amico Augustus su una nave mercantile, con l’obiettivo di cercare fortuna e avventure in mare. I due dovranno affrontare naufragi, attacchi di pirati, incontri con popolazioni native dell’Antartide e altre situazioni straordinarie e pericolose. È un romanzo avventuroso con elementi di mistero e sovrannaturale che lo ricollegano alla precedente produzione di Poe. Tuttavia, è anche importante notare che è stata un’opera molto soggetta a critiche per i suoi contenuti controversi, che includono anche riferimenti a razzismo e violenza. Nonostante la sua relativa oscurità rispetto ad altre opere, si tratta di un romanzo che ha comunque influenzato molti scrittori successivi e continua a essere studiato come parte del canone letterario di Poe.

Il Corvo rappresenta uno dei contributi più significativi di Poe alla letteratura americana e mondiale. Si tratta una narrazione in versi che racconta la storia di un uomo tormentato dalla morte della sua amata, Lenore. Mentre l’uomo sta studiando un vecchio volume, un corvo nero appare sulla sua finestra e inizia a ripetere dei monotoni e instancabili “Mai più” (Nevermore nella versione in lingua originale).
I temi affrontati nella poesia sono la morte, l’ossessione, la solitudine, l’incapacità di dimenticare, il sovrannaturale e la follia. La tematica dell'angoscia continua e quella dell'ossessione dell'auto-distruzione dopo la morte di una bellissima donna sono gli argomenti più poetici secondo Poe. Tutti questi temi ritornano spesso nella produzione letteraria di Poe e fanno di lui un maestro del gotico e delle atmosfere cupe e stranianti.