Ars est celare artem. Da Aristotele a Duchamp - Paolo D'Angelo - copertina
Ars est celare artem. Da Aristotele a Duchamp - Paolo D'Angelo - copertina
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Ars est celare artem. Da Aristotele a Duchamp
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Descrizione


La miglior retorica è quella che non si nota. Se chi ci ascolta si accorge che stiamo usando degli artifici, l'effetto è compromesso. Gli avvocati di una volta lo sapevano: guai a farsi sospettare esperti, guai a far trasparire le proprie capacità. Non per nulla l'idea che la vera arte consista nel nasconder l'arte è stata teorizzata per la prima volta nella retorica classica, da Aristotele a Cicerone. Ma, a partire da qui, questo curioso paradosso compie una carriera inaspettata, proliferando nei campi più disparati: dalla cosmetica alla politica, dall'arte del tiro con l'arco a quella del giardino, dal galateo all'abbigliamento, senza dimenticare naturalmente le arti nel senso consueto della parola, dalla pittura alla musica, dalla danza alla poesia. Come dovrebbe fare ogni buon saggio di storia delle idee, questo libro mette in rapporto luoghi, autori e testi tra i quali non sospetteremmo alcun collegamento. Si dipana così una storia che attraversa tutta la cultura occidentale, dall'anonimo del "Sublime" al "Cortegiano" di Baldassar Castiglione, dai moralisti francesi a Leopardi, da Ovidio a Dryden, da Michelangelo a Duchamp, ma a partire dalla quale è possibile gettare un ponte anche verso le filosofie orientali dello Zen e del Tao. Ma attraverso la storia dell'"ars est celare artem" scopriamo anche qualcosa di essenziale per l'idea stessa di arte, il suo essere sempre inevitabilmente regola e invenzione, tecnica e creatività, tradizione e innovazione.

Dettagli

12 febbraio 2014
175 p., Brossura
9788874625680

Valutazioni e recensioni

  • Libro raffinato e complesso, di grande spessore culturale: è un'avventura attraverso l'arte, da quella della scrittura a quelle della scena, ma anche il costume (il Cortegiano, ecc.); lettura, in ogni caso, stimolante e avvincente, di ottima caratura anche formale.

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Paolo D'Angelo

Paolo D’Angelo è professore ordinario di Estetica presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università Roma Tre. Tra le pubblicazioni con Quodlibet: Filosofia del paesaggio (2010, 2014); Il problema Croce (2015), Attraverso la storia dell’estetica. Vol. I: Dal Settecento al Romanticismo (2019) e il Vol. II: da Kant a Hegel. Tra gli altri suoi lavori ricordiamo: Estetica (Laterza, 2011); Le nevrosi di Manzoni (il Mulino, 2013); L’estetica del Romanticismo (il Mulino, 2018).

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