L'ascesa dei re

Scritto bene e molto scorrevole. Finale della saga. Intrigante sia come trama che ambientazione. Pieno di colpi di scena

Il modo in cui questo libro (ma anche la trilogia intera) si è rivelato scorrevole e coinvolgente, è qualcosa di raro. Non c'è un singolo momento che non mi sia goduta, in cui la mia attenzione non era totalmente focalizzata su cosa stava succedendo. Più che leggere è stato vivere questa storia, ho sentito la necessità di sapere cosa sarebbe successo, senza sentire neanche per un secondo il peso di leggermi 371 pagine in un solo giorno. I personaggi, poi, sono quasi la parte migliore di questo libro. La trama è articolata e studiata al millimetro e i personaggi non sono da meno. C'è una coerenza nel loro modo di agire e di essere che di rado si trova nei libri. Non ci sono giustificazioni campate per aria, ci sono solo persone che agiscono e tu, lettore che li segui da un po', li segui muto, perché le loro scelte sono autentiche, umane e perfettamente adatte a loro. Una nota di merito in particolare va al modo in cui il personaggio di Laurent è stato realizzato. Ce ne sono tanti simili a lui, ma pochi hanno davvero preso vita sotto ai miei occhi. Neanche per un istante ho percepito le fantasie di un autrice che sogna l'uomo freddo che si scioglie in due secondi netti con quello giusto sovrastare troppo facilmente le resistenze che questo personaggio si è costruito attorno, ma ne ho sentito la coerenza fino in fondo, in ogni situazione in cui i due si giravano attorno, senza cedere facilmente, come d'altronde non avrebbe fatto Laurent.

Libro conclusivo di una saga hate-to love dove i protagonisti sono due uomini legati da due destini simili ma che il fato ha voluto che fossero uno il nemico dell'altro. L'ambientazione tra il fantastico e il medievale rende la lettura affascinante ma quello che ho soprattutto apprezzato è stato il carosello di personaggi secondari presentati nella saga che arricchiscono la varietà di personaggi. I tanti personaggi appartenenti alle due diverse popolazioni fanno si che è possibile delineare i diversi usi e costumi, conoscendo così le diverse società quasi come se si parlasse di popoli esistenti e molto apprezzato anche la cartina delle terre suddivise. La scrittura è una scrittura giovane e scorrevole, pochi capitoli e non molto lunghi ma giusti senza dispersione di contenuto e senza perdita di tempo nelle lunghe descrizioni che avrebbero reso il libro monotono. La scelta di scrivere in terza persona non sempre però ha ripagato, in quanto spesso era complicato capire a chi dei due personaggi si riferisse la scrittrice ma questo potrebbe essere un problema di traduzione. In generale, la saga è ben scritta con una trama affascinante. I due protagonisti Laurent e Damianos sono personaggi che subito conquistano il lettore sia per le loro storie complesse sia per il loro carattere, uno chiuso e riflessivo mentre l'altro più pragmatico e passionale. Due opposti che inevitabilmente si attraggono ma che non devono solo combattere i loro sentimenti ma devono combattere anche guerre vere che minano il loro potere da principi. Consiglio la lettura, soprattutto se si è appassionato di romance e fantasy.