L'Asia agli asiatici. La politica 'indiana' del regime fascista e i rapporti con il nazionalismo radicale
L’espressione «l’Asia agli asiatici» richiama la dialettica mussoliniana: nel corso della sua parabola politica, il duce ha utilizzato spesso questa espressione, riferendosi ai fermenti nazionalisti anticoloniali sempre più attivi in questo continente. Forse inaspettatamente per molti lettori e studiosi, Mussolini nutriva un interesse particolare per l’India, considerata «la porta dell’Asia», per le sue grandi potenzialità in termini di connettività tra il Mediterraneo, area privilegiata dell’espansione italiana, e l’Asia orientale. L’India, però, era una colonia britannica: conquistare la sua classe politica nazionalista significava sfidare l’Inghilterra, per cercare di aprire uno spazio economico italiano nel paese, ma soprattutto per alimentare le tensioni anticoloniali ed esercitare su Londra pressioni politiche volte a ottenere concessioni in altre aree, più vitali per gli interessi italiani. In questo contesto si è sviluppato un intreccio, tra gli altri, con il nazionalismo radicale indù, progenitore dell’attuale induismo politico, o fondamentalismo indù, oggi al governo dell’India.
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Anno edizione:2023
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In commercio dal:17 marzo 2023
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