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L' assommoir. Ediz. integrale
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L' assommoir. Ediz. integrale - Émile Zola - copertina
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assommoir. Ediz. integrale

Descrizione


Quando iniziò a pensare a "L'Assommoir", Émile Zola era intenzionato a realizzare un romanzo ambientato nel mondo operaio e incominciò nel 1869 a prendere meticolosi appunti d'ambiente. Studiò i dettagli: il lavatoio, la bottega della stiratrice, il grande pranzo nella bottega e persino le gesta delle mogli alla ricerca dei mariti presso la bettola. Pian piano la psicologia, le abitudini, il gergo degli operai parigini vennero catalogati dall'autore parigino, che così poté abbozzare la trama del romanzo. Finalmente nel 1876 "L'Assommoir" venne pubblicato a puntate sul quotidiano «Le bien publique» suscitando ben presto innumerevoli proteste tali da sospenderne la stampa. Questo insuccesso non determinò l'eclissi del romanzo che, pubblicato successivamente dal settimanale «La Republique des lettres» di proprietà di un grande ammiratore di Zola, fu in grado di procurare a questi la meritata celebrità.
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Dettagli

2022
7 gennaio 2022
400 p., Brossura
9788818037050

Valutazioni e recensioni

StefaniaS
Recensioni: 5/5
Sette di venti

Settimo libro del ciclo dei Rougon-Macquart in cui Zola ci descrive il proletariato quando è vittima del vizio dell'alcolismo. Bellissimo.

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matteo colonna
Recensioni: 5/5

Come sempre Zola è garanzia di qualità e in questa opera la sua maestria si libera. Parigi sembra magnifica, certo ognuno ha i suoi problemi di tutti i giorni da affrontare così come la protagonista, che vive le angosce di un amore che il lettore immagina (bene) destinato a finire. Ma Zola non descrive solo in modo magistrale l'ambiente in cui questi protagonisti si muovono, gli odori , i suoni, i sapori, sono così puntuali che ad un tratto anche tu cammini in quelle strade macchiate di blu. Poi c'è la svolta e a poco a poco Gervaise si abbandona "mollemente" in tutto. Leggendolo vorresti che non facesse quello che si era ripromessa di non fare, le vuoi bene ma sai perfettamente che non si risolleverà. Magnifico.

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Recensioni: 5/5

Zola, o dell'inesorabile! Non può che sigillarsi così ogni movimento d'inchiostro attorno al cosmo di quest'autore, a cui Lukacs (giustamente) rimproverava il troppo attenersi all'esterno delle cose, al descrittivo, al puro narrativo, rispetto ad esempio a un Balzac più digressivo, più interiore, saggistico. Ma c'è lo stesso una tale potenza in queste pagine, un dirompente lento massacro delle nature singole così veritiero e commovente, che ogni passo è come avvolto in una luce fatale che alza a cieli migliori la sua ala ferita, le sue lontane speranze, ogni resistenza all'inevitabile. Come una santità malsana, maledetta, necessaria nei suoi nerissimi passaggi, affinché pian piano quei tratti di nascosta grandezza lievitino in ogni rigo nel dono di uno stupore sovrano, nella cifra di un esempio morale, a contrasto di sfortune e invidie, cadute e soprusi. Meraviglioso trattato di economia domestica, straziante dizionario di desideri, sogni, progetti, tutti al setaccio di un prezzo feroce da affrontare, della tremenda scure del sacrificio, del costo, del debito, sfondi e travi di questa magistrale vicenda. Il bene è appena un soffio di vento trovatosi lì a passare quasi per errore, il male, la costrizione, la miseria, le note costanti di questa partitura drammatica. Gervaise è l'impegno, la volontà, la fiducia, l'amore, ma trova di fronte a sè l'atroce varietà dei caratteri peggiori, le indolenze, le furbizie e i tranelli di una società popolare che vive di bassezze orrende, di legami malati, in una disperazione ai limiti di se stessa. Questa donna zoppa (La sciancata!)è un ritratto di timore e coraggio assoluti, fra i più nobilmente perfetti di Zola:"Davanti all'avvenire si sentiva in preda all'angoscia, e si paragonava a una moneta lanciata per aria che, senza la minima possibilità di scelta autonoma, ricadeva a testa o a croce a seconda delle irregolarità del selciato". Il sorriso avrà vita breve, ma la scia di grandezza scagliata dalle pagine sarà senza tempo.

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Émile Zola

1840, Parigi

Scrittore francese. Rimase presto orfano e trascorse l'infanzia e la giovinezza in gravi ristrettezze economiche. Prima di raggiungere il successo con i suoi romanzi, visse lavorando presso la casa editrice Hachette e facendo il giornalista, attività che non abbandonò mai del tutto. Considerato il caposcuola del naturalismo letterario, fu al centro di numerose polemiche artistiche, impegnandosi, tra l'altro, nella difesa di Manet e degli impressionisti ("I miei odii", 1866). Ma l'avvenimento più clamoroso della sua vita è legato al caso Dreyfus. Schieratosi con gli innocentisti, denunciò il complotto militarista e reazionario con la famosa lettera aperta (J'accuse) pubblicata su "L'Aurore" (1898). Condannato a un anno di carcere, per evitare la prigione,...

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