La paura è un’arma molto potente. Ma anche la speranza lo è.
«Le ferite esterne, se ben curate, alla fine si cicatrizzano e guariscono, ma restano sempre visibili. Spesso però non sono quelle, le ferite che uccidono. Sono le ferite invisibili a essere fatali.»
1989. Uganda del Nord. Ricky è poco più che un bambino quando i ribelli di Joseph Kony depredano il suo villaggio e uccidono intere famiglie sotto i suoi occhi. Nell’arco di poche ore il suo mondo viene distrutto e Ricky è condannato a divenire un bambino soldato. Per più di due anni sarà costretto a marciare nella giungla, impugnando armi e combattendo battaglie troppo sanguinose per le sue giovani mani. Eppure Ricky non perde la speranza di tornare a essere libero. 2006. Anche Samuel è un bambino soldato. Un giorno viene abbandonato dai ribelli sul campo di battaglia e può finalmente tornare a casa. Ma ferite troppo profonde hanno spento in lui la fiducia che possa esistere un futuro e un perdono per i crimini che ha commesso. Quasi vent’anni separano l’incubo di Ricky da quello di Samuel, ma i loro destini s’incontreranno, per dare voce e speranza alle migliaia di bambini rapiti in nome di una guerra atroce contro innocenti.
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Anno edizione:2017
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