Baol. Una tranquilla notte di regime

Peccato. Passi davvero divertenti, idee geniali, fantasia sgorgante da ogni frase... vuotati come una cesta di giocattoli sul pavimento. E' stato come leggere del potenziale, non un libro finito

Baol è un personaggio che esiste per aiutare gli altri e quando ha svolto il suo compito, si trova il vuoto intorno. In questa fantastica storia deve aiutare un gruppo di rivoluzionari a trovare il cosiddetto "archivio zero" nei magazzini sotterranei, per portare fuori delle registrazioni scomode per la società, un regime che controlla l'informazione a suo piacimento per tenere sotto controllo la gente. Il romanzo è raccontato in prima persona, Baol (Bedrosian Melchiade) si rivolge ai suoi interlocutori sapendo che loro non lo stanno ascoltando, ma che lo stanno in realtà leggendo. La storia è molto ingarbugliata e per questo motivo andrebbe letta tutta d'un fiato. Nessuna paura, il racconto prende molto bene il lettore ed è anche relativamente breve, per cui leggere questo libro risulta essere una bellissima esperienza.

lui solo lui sempre lui anche lui nient'altro che lui