Il barone rampante

Questo è il secondo romanzo della trilogia di Calvino sui nostri antenati. Si svolge negli anni della rivoluzione francese, di cui si sentono gli echi anche nella villa di famiglia in Liguria e che verrà a visitare il barone rampante per mezzo di Napoleone stesso. "Cosimo tutti i giorni era sul frassino a guardare il prato come se in esso potesse leggere qualcosa che da tempo lo struggeva dentro: l'idea stessa della lontananza, dell'incolmabilità, dell'attesa che può prolungarsi oltre la vita". Il barone è una persona semplice e generosa, ostinata e autonoma: sin da bambino, fino alla fine, dalla sala da pranzo alla mongolfiera. E' un romanzo molto divertente e pieno di fascino in cui non è la storia che deve tenere impegnata la mente del lettore ma la metafora della trasgressione, la rinuncia al formalismo dominante per concedersi alla natura, che, nonostante tutto, continua a donare bellezza. Mi sento di consigliare proprio a tutti.

La lettura mi è stata assegnata in quarta liceo, di recente mi è venuta voglia di rileggerlo: ho trovato la lettura molto più piacevole rispetto a prima, segno che questo libro richiede una maturità intellettuale per poter essere gustato perché non si può certo definire una lettura leggera. Ritengo sia uno dei libri che una persona debba leggere nella vita.

Questo libro è veramente molto bello,educativo e ti cattura dall'inizio. La storia è molto fantasiosa e riesce a trasportarti in un mondo strano e creativo quello di Cosimo che vuole arrivare sempre più su ci riuscirà mai? Questo non posso dirvelo dovete scoprirlo voi ma vi assicuro che resterete molto stupiti ed entusiasti dopo averlo letto tutto,inoltre è anche molto scorrevole infatti si legge facilmente e lo consiglio a tutti sia ai grandi che ai più piccoli. Leggetelo non perché sia bello ma perché ne vale veramente la pena.