Regina ci aveva sedotto con “Soviet kitsch”, album di ballate sghembe e un po’ naif, che la allontanavano da quell’immagine di Fiona Apple scanzonata che ci eravamo fatti di lei agli esordi. Ora che Regina se l’è comprata una major possiamo finalmente ascoltare le sue canzoni alla radio e vederne i video su Mtv. Preannunciato dalla hit “Fidelity”, in cui la cantautrice e pianista di origini russe si interroga sull'eterno conflitto tra autocontrollo e arrendevolezza all’amore, “Begin to hop” è un ottimo album pop con influenze trip hop (“Edit”), punk (“That time”) e jazz (“Lady”). La malinconica ballata “Summer in the city”, per sola voce e pianoforte, cala il sipario su un disco che ci conferma il talento della Spektor, autrice dalla formazione classica capace però di un linguaggio alla portata di tutti e al contempo personalissimo. Un esempio su tutti? L’irresistibile “On the radio”, nel cui ritornello cita… “November rain” dei Gun’s Roses!
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Disco 1
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