È stato fatto tutto con gli standards americani? Il Jazz è morto? È possibile che l’eleganza e la ricchezza e passato si sia esaurita? “Beige” apre nuove porte all’immaginario! Album, che anche se profondamente ancorato alla tradizione jazzistica, allarga gli orizzonti dell’ascoltatore, attraverso l’uso sapiente di incastri ritmici e armonici nuovi; impensate per il contesto jazzistico fino a questo momento. Al confronto, le passate sperimentazioni, fatte negli ultimi anni, appaiono freddi e sterili tecnicismi. La Grè, come nel passato, con gli altri due album (“Amalia Grè “ e “Per Te”), è riuscita a segnare il passo al cambiamento della libertà interpretativa. Questo album, ai bigotti darà fastidio; ma chi è capace di vedere oltre, ritroverà tutte le caratteristiche del jazz: interplay, improvvisazione, ricchezze di movimenti armonici, leadership dei solisti (essenziali, concentrati), racconti e percorsi; ma attuali nei suoni, nell’approccio emotivo e tecnico. Un token da pagare per questo concentrato, essenziale movimento di svolta visionaria. La Grè, da vera Artista, quando produce qualcosa, lo fa scavando in se stessa essendo completamente vera, cruda e onesta. L'album rende sia con ascolto leggero e festaiolo (nel giusto DJ mix) che con quello "Esoterico".
Beige
“Beige” è il nuovo album di Amalia Gré, anticipato dal singolo “Goodbye Pork Pie Hat”, grande classico jazz di Charles Mingus reso poi famoso da Joni Mitchell, che ne scrisse il testo. «“Goodbye Pork Pie Hat” è il brano che una splendida sera d’estate ho ascoltato a San Francesco al Prato a Perugia suonato dall’orchestra di Gil Evans, e che mi ha fatto decidere che sarei diventata una cantante di jazz – spiega Amalia – È lo standard americano con cui ho cominciato il mio percorso musicale». Amalia spiega così la sua scelta di tornare alle sue radici: «Il jazz per me è beige, non passa di moda, rimarrà sempre come musica di ribellione, valvola di sfogo e cuscino culturale maestoso sul quale io mi appoggio e mi appoggerò, avendo fatto tesoro di questo bagaglio immenso che sempre mi sosterrà. Mi ha dato le ali. Ho conquistato la libertà espressiva che ti dà l’arte di improvvisare, propria del jazz. Ma mi sono liberata ancora di più, quando poi ho deciso di scavalcare le regole che anche il jazz imponeva. L’ho ristrutturato, destrutturato e ne ho fatto casa mia, con ritmiche e strutture personali. Ringrazio la vita di aver avvicinato la mia anima a questa arte e di andarci a braccetto». Amalia Gré, nome d’arte di Amalia Grezio, è una cantautrice, designer e pittrice italiana. Dopo essersi laureata all’Accademia delle Belle Arti di Perugia in Scenografia Teatrale, si trasferisce nel 1993 a New York per otto anni, dove viene seguita dalla famosa cantante jazz Betty Carter che la invita a cantare al “Sob’s” e al “Blue Note”. Si esibisce in numerosi locali newyorkesi, studia alla scuola per artisti Black Nexxus con Susan Batson (coach e guru di Madonna, Nicole Kidman e Tom Cruise) e contemporaneamente continua la sua attività legata al mondo dell’arte e del design mostrando i suoi lavori come pittrice e computer artist, oltre a creare collezioni di abiti per boutique americane. Torna in Italia nel 2001 dove è finalista del concorso “Musicultura” con il brano “Io cammino di notte da sola”, che l’anno seguente viene lanciata da Radio Deejay, riscuotendo un grande successo radiofonico nazionale. Nel 2003 esce l’album di debutto “Amalia Gré”. Per la critica e il pubblico è una vera rivelazione, tanto che segue da subito un tour nei più importanti teatri e festival. Nel 2006 esce il secondo album, “Per Te”, mentre nel 2007 è sul palco dell’Ariston per la 57a edizione del Festival di Sanremo nella sezione Campioni con il brano “Amami per sempre”, eseguita in coppia con Mario Biondi durante la serata dei duetti. Nel 2008 esce un album di remix intitolato “Minuta vs Amalia Grè”, realizzato dal gruppo di dj svizzeri Minuta. Lo stesso anno, Amalia è la voce di “Volerai”, colonna sonora del film d’animazione Disney “Trilli”. Non interrompe la sua attività pittorica esibendo le sue opere d’arte a varie mostre, tra le quali “In My Secret Place” ideata dal giornalista e critico musicale Massimo Cotto.
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Artisti:
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Supporto:CD Audio
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Numero supporti:1
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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MusicM 13 marzo 2024segna il passo verso un'innovazione interpretativa jazzistica nuova
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ANDREA ROMANO 24 marzo 2020
Amalia Gre ha quella delicatezza e quella Grazie che un po’ mi fanno pensare a Sade. Gran bel disco, ottima ricerca musicale ed ottime le esecuzioni.
Disco 1
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