Le band tedesche devono lottare per ottenere credibilità nel music business internazionale. Non è ben chiaro quando questo cambiamento ha avuto inizio all’interno della scena metal, quello che è chiaro è che i Kadavar prima di allora non avevano mai abbandonato i propri confini. Il successo portato da “Abra Kadavar” prosegue ora in “Berlin”, perfetta espressione di questa stravagante e magica band: “Quando ci siamo incontrati oltre 10 anni fa a Berlino, volevamo solo lasciare la comodità del nostro ambiente per creare qualcosa di nuovo. Eravamo molto diversi, arrivavamo da posti diversi ma abbiamo lavorato insieme per creare qualcosa di unico in grado di mettere tutti d’accordo. Penso che l’attitudine sviluppata durante gli anni trascorsi a Berlino abbia avuto una grande influenza sulla band e si adatta benissimo al titolo del disco”, spiega il batterista Tiger.
Il tempo trascorso on the road ha lasciato la propria impronta all’interno del nuovo materiale. “Passi mesi in tour attraversando Paesi che, per la maggior parte delle volte, vedi e vivi unicamente attraverso i finestrini del bus”, prosegue il cantante e chitarrista Lupus. “Non c’è spazio per “principesse” , i bisogni individuali sono irrilevanti perché tutto ruota intorno al progetto comune”.
“Spesso pensi a casa, a cosa staranno facendo i tuoi amici... ma poi torni e ti rendi conto di quanto ti manca la vita on the road e speri di ripartire presto con la tua musica. Suoniamo insieme, con questa lineup, da oltre due anni ormai e, come in tutte le cose, ci sono sempre momenti buoni e meno buoni. Quando abbiamo inziato a scrivere, l’atmosfera era fantastica e il momento era perfetto. Da allora tutto si è svolto senza intoppi. Ci sentivamo tranquilli e sicuri ed è anche per questo che abbiamo deciso di scrivere una canzone in tedesco, bonus track dell’album. Il titolo del disco ce lo permetteva e, inoltre, eravamo cresciuti abbanstanza come band per compiere anche questo passo. L’album questa volta ha molte influenze anni ‘60, che si adattano perfettamente a ‘Reich Der Träume’”.
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