Bernardo Bellotto. Il Canaletto delle corti europee a Conegliano. Ediz. illustrata
Nato a Venezia nel 1722, morto in Polonia a 68 anni, Bellotto trascorse la sua esistenza girovagando tra le corti europee. Ma decisiva, nella sua arte, fu l'esperienza nella bottega dello zio materno, Antonio Canal, che raggiunse la sua fama eterna di pittore col soprannome di Canaletto. Proprio grazie alla "raccomandazione" implicita nella sua parentela, il più giovane pittore riuscì ad avere un trattamento di riguardo presso tutte le dinastie regnanti, anche se poi acquistò, sul piano artistico, una maturazione indipendente dai buoni uffici del suo illustre parente. La mostra e il catalogo ripercorrono, attraverso cinquantadue opere provenienti da tutto il continente, la sua vita nomade, e la sua carriera di vedutista: dalle città italiane a quelle nordiche come Dresda e Varsavia. Nei suoi dipinti, secondo il giudizio dei maggiori critici, l'artista immortala davvero l'"anima" dei luoghi: strade e piazze affollate, palazzi e chiese in costruzione, tanto che le sue venute sono state usate come modello nella ricostruzione di Varsavia dopo la seconda guerra mondiale.
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