Bioetica e dignità umana. Interpretazioni a confronto a partire dalla Convenzione di Oviedo
Non esiste, ai nostri giorni, concetto del lessico giuridico, morale e bioetico più importante e controverso della dignità umana. Esso infatti sembra riassumere la giustificazione ultima della vita morale e ingloba l'immagine di fondo dell'essere umano che è alla base delle legislazioni e dell'organizzazione degli stati democratici, tanto da essere assunto in bioetica come punto di riferimento critico per distinguere tra pratiche accettabili e inaccettabili. Allo steso tempo la dignità umana appare a molti un mero artificio retorico o un concetto irrimediabilmente vago, come sarebbe dimostrato dal fatto sconcertante che in alcuni dibattiti bioetici (come, ad esempio, quello sull'eutanasia e il suicidio assistito) i diversi contendenti argomentano a partire da essa conclusioni normative diametralmente opposte. Cosa intendono dunque coloro che utilizzano tale concetto in bioetica? Cosa intendiamo noi, precisamente, quando impieghiamo tale espressione? La dignità umana è una nozione univoca o esistono diverse accezioni del termine dignità che poi vengono frettolosamente raggruppate sotto la stessa etichetta?
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Anno edizione:2009
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