Breve storia dell’antropologia forense. Una pagina nella storia della medicina
Quest’opera presenta al pubblico la storia dell’antropologia forense, disciplina scientifica resa famosa in anni recenti da romanzi e serie televisive, ma ancora troppo poco compresa nella sua natura contemporanea e accademica, finendo spesso fraintesa per l’antropologia biologica lato sensu o la obsoleta antropologia criminale. È, invece, la scienza che, utilizzando anche metodi propri dell’antropologia biologica, ha come principale obiettivo l’identificazione positiva, in contesto giudiziario, di un soggetto la cui identità è sconosciuta, a partire dall’analisi dei suoi resti mortali. Contrariamente a quanto da molti ritenuto, l’antropologia forense non è figlia degli ultimi decenni o del solo secolo scorso, bensì essa abbraccia un lungo arco secolare che condurrà il lettore a riscoprirne le basi nel mondo classico, ellenico e romano, e nel medioevo, tanto europeo quanto orientale, sino alla sua definitiva consacrazione come materia accademica nel XIX secolo. Lo studio presenta importanti paradigmi antropologico-forensi nei casi storici, tra cui: Mitridate VI del Ponto, Giulio Cesare, Lollia Paolina, Carlo il Temerario, Maria Antonietta, Napoleone IV e Adolf Hitler.
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Anno edizione:2025
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In commercio dal:9 luglio 2025
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