Il Sudafrica post-apartheid è un paese ancora da costruire, quando Galgut scrive questo romanzo. Verità e riconciliazione sono una formula di principio, non sostanza: di verità ce n’è poca, e la riconciliazione è un obiettivo da raggiungere. Il confine tra bene e male è sottile e frastagliato: in questo Sudafrica di più. La storia è ambientata nei pressi del confine sudafricano, quale dei tanti non è dato sapere (Mozambico, Zimbabwe, Botswana, Namibia, Swaziland, Lesotho?). Il set principale è un ospedale fatiscente, una di quelle costruzioni moderne che non vedono mai la parola fine e diventano vecchie prima ancora di essere ultimate. Tutto intorno il bush, una natura forte, capace di cambiare il paesaggio nel giro di qualche settimana, di far sparire e stravolgere l’intervento umano in poco tempo se l’uomo lascia andare e si dimentica di conservare. L’io narrante è un medico, che passa la vita aspettando qualcosa che non arriva. E poi arriva il buon dottore: giovane, fresco di laurea, pieno di idealismo, e anche di sé, pieno di entusiasmo e generosità, che il nostro io narrante ha invece smarrito per strada. Il fatto che a raccontare sia il primo crea ambivalenza e non è tanto facile dire chi dei due è davvero ‘il buono’. La dinamica che s’innesta tra i due personaggi, destinati a diventare amici nonostante tutto, crea un clima di tensione dominato da un senso di minaccia e di fine prossima. Prosa serrata, buon ritmo, Galgut è uno scrittore capace di appiccare il fuoco e trascinarci nel cuore di tenebra dell’Africa, gettando luce anche su riflessi bianchi, non solo neri.
Il buon dottore
Un avamposto in Sudafrica, un fatiscente centro ospedaliero, una terra desolata oppressa dalla miseria e dalle violenze di bande di ex miliziani in cerca di potere. In questo scenario si muovono due medici, amici nonostante le opposte visioni del mondo: uno, quarantenne, disincantato, insensibile e vile; l'altro, giovane, idealista, pieno di entusiasmo. Il giovane dottore riesce a infondere vigore nello staff, mentre nuove facce e vecchie conoscenze si aggirano nel piccolo centro, rinfocolando odi sopiti. I due medici vengono coinvolti negli eventi, in un clima di attesa dominato da un senso di minaccia e dalla fine prossima. E in un mondo dove il passato reclama un risarcimento nel presente, non c'è spazio per il sano moralismo del giovane dottore.
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Anno edizione:2005
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alesce 22 dicembre 2022Prosa serrata e buon ritmo
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