Il cacciatore del buio. La trilogia di Marcus

Tornano Marcus e Sandra questa volta in uno sfondo cupo e catastrofico quale un lungo black out che avvolge Roma con i suoi segreti millenari . Torna l'emblema della sacralita'il Vaticano con i suoi silenzi ed i suoi scandali mai resi noti. Ma soprattutto torna la penna sublime di un maestro italiano del thriller: Donato Carrisi

Un affresco di una Roma buia e sconosciuta, un ritmo variabile dalla lentezza delle descrizioni all'incalzare degli eventi drammatici che muovono le azioni dei personaggi. A volte trasmette una oppressione quasi fisica che non riesce a sfogarsi nei momenti più' romanzati. Davvero un thriller da leggere e rileggere, e per il quale vedrei benissimo una trasposizione cinematografica. Carrisi si dimostra di sicura affidabilità quando ci si vuole immergere in una lettura incalzante e investigativa.

Sono rimasta incantata da questo libro di Donato Carrisi: la trama è avvincente e molto scorrevole, piena di suspense e colpi di scena. La storia dei vari protagonisti si intreccia alla grande all'interno della storia, senza essere mai fuori contesto e la storia dei penitenzieri e del "terzo segreto" lascia il lettore incollato al libro. Il romanzo parte benissimo, a metà strada tra Dan Brown e Dario Argento, poi la trama si infittisce, diventa molto veloce seppur intricata e, onore al merito dello scrittore, lascia senza fiato, pagina dopo pagina. I luoghi e le situazioni sono descritti talmente bene che sembra di essere presenti fra le pagine; ci si immedesima molto fra storia e leggenda al punto che riusciamo a confondere l'una con l'altra. Il personaggio del penitenziere Marcus ci accompagna in queste scoperte da sviluppare insieme, come se fossimo noi al suo fianco. Ottima lettura.