Questo libro, anche se è stato rieditato del 2009, e' uscito la prima volta nel 1907 e Serao è un giornalista del Mattino di Napoli. L'oggetto e' la Camorra ma quella che agisce fra il 1850-60 e il 1900. L'ho acquistato insieme ad una serie di testi che sto consultando per capire quello che mi sfugge di Gomorra e di alcune affermazioni di Saviano che appoggio ma non sono sicura di farlo sempre con cognizione di causa. Ora, leggere delle origini della camorra..da dove deriva il nome e forse perché fino a Gomorra la vita da "camorrista" fosse circondata da un'aura "romantica".. beh qualche risposta l'ho trovata. Si parla altresì dell'accademia camorristica e dei vari attori che nel periodo preso in considerazione agiscono e i loro rapporti con i corrispettivi spagnoli. Si racconta di personaggi divenuti leggende...che a volte sembrano personaggi dei film e, in fondo ti rendi conto che, se le armi da combattimento sono cambiate, in fondo tutto il resto sebbene ammodernato e al passo con i tempi..in fondo non e' cambiato più di tanto..ieri le sigarette..oggi la cocaina o il contrabbando dei cinesi.. Il tutto viene raccontato con termini talvolta desueti e talvolta dialettali scorrendo piacevolmente con l'accompagnamento dei sonetti di Ferdinando Russo. Alla fine ti rimane un piccolo vocabolarietto con sparse qua e là spiegazioni di terminologie che ancora oggi pare sia d'uso comune...l'onore, l''nfamata etc.. Lo consiglio a tutti quelli curiosi come me:)
La camorra. Origini, usi, costumi e riti dell'annorata suggietà
La sera del 6 giugno 1906, lungo la solitaria spiaggia Calastro a Torre del Greco, cinque malavitosi altri dieci faranno da pali massacrano "a colpi di mazza e di trincetto" Gennaro Cuocolo, basista della camorra. Di lì a poco, in un appartamento in Via Nardones a Napoli, undici coltellate pongono fine all'esistenza di Maria Cutinelli, moglie del basista. Partendo dall'affaire Cuocolo il primo atto criminoso a portare la malavita napoletana alla ribalta nazionale Ernesto Serao, all'epoca cronista de "Il Mattino", risale alle radici di quella che egli per primo definì una "massoneria del crimine" e, attraverso una minuziosa ricostruzione, ne svela la struttura intima, i simboli, le usanze, le regole. Con una prosa appassionata e colorita, l'autore ci trasporta nei quartieri più sordidi di Napoli, in uno "spaventevole deserto popoloso, dove la virtù è un simbolo vano" e dove la camorra, in uno scenario non molto diverso da quello contemporaneo, impone tangenti e, con leggi e tribunali propri, "stabilisce un po' d'ordine nel disordine del torbido regno del delitto".
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Autore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2009
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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simona scravaglieri 25 agosto 2010
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