Come dice Mario Luzi: “i canti or sono il massimo tentativo italiano di creare “un sublime“ moderno, sono una grande metafora della onnipresenza umile e solenne della vita“ ed è proprio così. Dino Campana era un poeta notturno: eredito alla grande ambizione romantica di trasformare la tenebra, l’inconscio, il sogno e la morte in una oscura assonanza melodica, in un indefinito alone wagneriano. Ma era anche un contemporaneo degli artisti cubisti, di De Chirico e del Novecento: amava artisti come Giotto e Masaccio e la tradizione plastica toscana; tentava una letteratura epigrafica e monumentale e soprattutto sontuosamente decorativa. La sua grandiosa scommessa fu quella di andare oltre la musica e la plastica, giungendo nel luogo più misterioso dove il suono e la visione sono un’unica cosa sola. Quest’opera ristabilisce il suo candore originario e rivela significati individua delle fonti e permette di scoprire una struttura intellettuale stilistica dove molti lettori credevano di incontrare soltanto un delirio confuso. Dino Campana stesso condusse una vita molto irrequieta tormentata da turbe psichiche.la sua opera ha avuto un largo influsso sulla poesia successiva in particolare sulla poesia ermetica e i suoi Canti Orfici sono unanimamente considerati uno dei testi fondamentali del novecento poetico italiano. Ho conosciuto Campana attraverso alcuni stralci delle lettere che scambiò con la poetessa e scrittrice Sibilla Aleramo, durante la loro tormentata relazione sentimentale quando lui era rinchiuso all’interno di un ospedale psichiatrico tra il 1916 e il 1918. Ho adorato tutto
Canti orfici
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2021
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alessialeonardapetruccelli 15 agosto 2024una bellissima scoperta
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leonardo 30 settembre 2023
Dopo aver conosciuto meglio il libro in questione, a distanza di un anno, prendo le distanze dalla precedente "recensione" scritta a notte inoltrata alla fine di una umidissima e sentimentalmente pesante giornata di agosto. Era un giudizio un po' buffo. Questo libro - la poesia di Campana come qualsiasi grande poesia - mi sembra in fin dei conti solamente incommentabile. Di sicuro, non è immediato. Pertanto se qualcuno in cerca di letture leggere o di facile simpatia è capitato da queste parti, gli consiglio di scorrere oltre
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leonardo 22 agosto 2022Fantastico. Rimarrà sempre uno dei miei poeti preferiti.
Ricordo la prima volta che lessi "L'invetriata" su un piccolo paragrafo del manuale di letteratura al liceo, forse neanche due anni fa. Ovviamente non era stato riservato nulla a lui nel nostro programma, ne tantomeno ai crepuscolari che a me piacciono tanto. Ma quando lessi per la prima volta quella poesia mi vennero i brividi. Febbrilmente furioso e disperatamente insaziabile: nervoso e violento a volte, altre più triste e dolce.
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