Canzone privata, canzone politica. Musica, poesia e rivolta - Wolf Biermann - copertina
Canzone privata, canzone politica. Musica, poesia e rivolta - Wolf Biermann - 2
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Letteratura: Germania
Canzone privata, canzone politica. Musica, poesia e rivolta
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Descrizione


Cantautore, poeta e critico letterario tra i più significativi della cultura tedesca contemporanea, figlio di un ebreo comunista morto ad Auschwitz, Wolf Biermann emigrò volontariamente a Berlino Est presto passando a contestare il regime comunista, che lo ripagherà privandolo della cittadinanza mentre è in tournée all'Ovest. Nel suo stile provocatorio, divertente e paradossale che lo ha reso famoso, citando canzoni e poesie sue e di altri autori contemporanei (ma non mancano le incursioni nel repertorio dei classici antichi e moderni), il poeta chansonnier racconta i rovesciamenti dei nostri anni attraverso le amicizie, i tradimenti e le delusioni di chi, in fondo, è straniero dovunque, e attraversa questa nostra Europa armato di musica e poesia, ma ovunque inseguito dal fantasma dell'ipocrisia di vati e di retori che troppo spesso si rivelano servi. Divertenti e indignati, crudeli e commoventi, i testi di Biermann - due dei quali sono lezioni di un ciclo tenuto dall'artista alla Heinrich-Heine-Universität di Düsseldorf - attraversano la poetica, la scrittura e la filosofia di questi anni e ricostruiscono in controluce l'autobiografia di un autore «diverso», solitario e altero.

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Venditore:

Libreria F.lli Montarolo S.n.c. Vedi tutti i prodotti

Dettagli

1996
22 maggio 1996
126 p.
9788879892872

Conosci l'autore

Foto di Wolf Biermann

Wolf Biermann

(Amburgo 1936) poeta e cantautore tedesco. Figlio di operai comunisti trucidati dai nazisti, B. si trasferì nel 1953 a Berlino-Est, dove ebbe grande successo come cantautore, senza tuttavia poter pubblicare le sue raccolte di poesie e canzoni. Critico graffiante sia del «grasso capitalismo», sia del «rachitico socialismo» burocratico, B. venne espulso dalla Germania orientale nel 1976. Le sue ballate (che accompagnava con la chitarra) rivelano uno stile pungente, nella tradizione di Villon, Heine e del giovane Brecht: L’arpa di fil di ferro (Die Drahtharfe, 1965, nt), Con la lingua di Marx e Engels (Mit Marx und Engelszungen, 1968, nt), Per i miei compagni (Für meine Genossen, 1972), Germania. Un racconto d’inverno (Deutschland. Ein Wintermärchen, 1972, nt), Icaro prussiano (Preussischer Ikarus,...

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