Per tutti coloro che si sono innamorati dello stile unico del grande Hank attraverso i suoi racconti, le sue poesie o le sue autobiografie, questo è un libro assolutamente necessario. Un Bukowski ormai anziano, settantenne, che vede (ma senza temerla) avvicinarsi la morte giorno per giorno, si racconta e si mette a nudo come non mai. Quasi il capitolo conclusivo di una saga, il capitolo in cui si svela l'identità della voce narrante, le sue paure, le sue debolezze, le sue idee mai espresse. E' il libro forse più diretto al lettore, in cui si instaura un rapporto 1 a 1 con Hank, fatto di confessioni della notte, scritte appena prima di un reciproco "buonanotte", appena prima del suo ultimo "buonanotte".
Un diario di vita che si snoda tra l'estate del 1991 e l'inverno del 1993, poco prima che Capitan Bukowski venga meno. Il tema è la morte, attesa senza rimorsi e con irriverenza perché la cosa terribile non è la morte, ma la vita che la gente non vive. Eppure c'è qualche rammarico: lasciare il mondo, lasciare la scrittura. Nei pensieri del suo diario di bordo, il Capitano ne ha per tutti: filosofi, poeti giornalisti, fotografi, musicisti, poliziotti e Hollywood intera. Salva la moglie che lo assiste, la musica di Mahler, il computer, medium ermetico che accudisce il flusso dei pensieri, le corse di cavalli.
Venditore:
Informazioni:
Spedizione a mezzo corriere (tracciabile) 3-5 giorni. Si fa presente che i libri usati in vendita potrebbero presentare: sottolineature (con matita o con evidenziatore),ingiallimento delle pagine, copertina con leggere abrasioni oppure fascicoli e allegati multimediali non disponibili.
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Illustratore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Edizione:2
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
-
Mario Sirica 06 maggio 2016
Bukowski, tutti che ne parlavano... Ma che ha di così speciale? Io sono quel tipo di persona che deve provare per credere. "Il capitano è fuori a pranzo" è il primo romanzo di zio Buk preso in considerazione (meglio dire che, in una piccola libreria dove sono stato, era l'unico disponibile dell'autore). MA PERCHÉ NON L'HO SCOPERTO PRIMA? Ora capivo tutto quest'entusiasmo dei lettori! È diretto, non usa sotterfugi, racconta la realtà nuda e cruda, che è cosa da pochi. È stata una lettura davvero entusiasmante, a tratti divertente (ndr. che suscita sorriso, non grasse risate schernitrici) e riflessiva. Bisognerebbe guardare alla realtà con uno spirito un po' più critico, proprio come faceva Bukowski.
-
ENRICO MATTIOLI 13 aprile 2011
Lo zio Buk è uno scrittore che adoro. Lo scrivo per essere chiaro: sono di parte. Le corse all’ippodromo, le scommesse, le bevute, i ritiri nella propria stanza per le sessioni di scrittura... e una solida, inesauribile ironia di fondo, anche sulla morte, che di lì a poco, ce ne avrebbe privato. Non lo ritengo un Bukowski "stanchissimo" (forse un pò), ma come sempre, uguale solo a se stesso.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it