Il cappotto di astrakan

Il cappotto diventa l'oggetto che lega due persone così simili nell'aspetto, quanto opposte nell'animo. Un indolente Italiano si trasferisce a Parigi in cerca di avventure e ne scopre e ne vive tante, fino a quando farà i conti con le sue scelte. Una lettura veloce, ma non mi ha particolarmente presa

Leggere Piero Chiara è sempre una garanzia di scrittura di altissimo livello, coinvolgente, semplice e al tempo stesso ricca di sfumature e di attenzione ai suoi personaggi. In questo caso il protagonista è un indolente italiano di provincia, a Parigi non per lavoro ma in cerca di avventure, che in modo impercettibile si impadronisce (e ne viene impadronito) della vita del ragazzo di cui occupa la camera, in quel momento in carcere. Lascio il piacere di scoprire il finale, sottile e profondo come tutta la storia!

Prima il balzo nella grande metropoli da un piccolo borgo. Poi il tentativo di instaurare un rapporto durevole nella nuova realtà. Dopo varie vicissitudini si tornano a respirare le atmosfere del lago, della vita di provincia e la comunione con gli amici. Secondo me l'autore riesce a rendere egregiamente ogni realtà descritta come ogni intimo aspetto toccato. La lingua è sintetica, diretta ed asciutta. E' un testo che ti rimane dentro. Per me è consigliato.