Case morte
Pubblicato nel 1955, Case morte racconta un Venezuela stremato dalla miseria dove la resistenza è un giardino da coltivare tra le case abbandonate. È la storia di una piccola comunità devastata da febbri e carestia, prigioniera di un immobilismo paludato, in cui le zanzare e i loro morbi - mirabilmente narrati nel romanzo - sciamano sulle sorti della città di Ortiz. Qui la parabola d'amore di Carmen Rosa e Sebastián si intreccia alla vicenda di alcuni giovani studenti deportati politici, che spingeranno quel piccolo mondo ad aprirsi alle correnti - tanto devastatrici quanto rigeneratrici - della storia, tra pericolo e speranza di una palingenesi, slanci ed esitazioni, morte e rivolta. Miguel Otero Silva mette in scena un paese che tenta di rialzarsi dopo lo sfruttamento e le dittature, ma resta prigioniero delle stesse logiche economiche e sociali. Riletto oggi, Case morte è una chiave per capire l'attualità: la lunga storia di una nazione che, tra bolivarismo, embargo, sanzioni e nuovi accordi sul petrolio, continua a oscillare tra dipendenza e autodeterminazione. Un romanzo sulla fragilità dei popoli e sulla resistenza della loro memoria.
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Anno edizione:2025
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