Chitarrista e compositore. Dopo aver svolto la sua attività in Italia, nel 1808 si trasferì a Parigi, riscuotendo grande successo come didatta e come compositore. Gli editori parigini, soprattutto Carli, pubblicarono quasi tutti i suoi lavori, che comprendono ca 400 numeri d'opera, tra cui i celebri metodi (L'harmonie appliquée à la guitare, 1825), scritti con intelligenza e con particolare cura per il periodo iniziale di studio. Le sue composizioni – di valore discontinuo, ma non prive di fresca inventiva – sono per chitarra sola, due chitarre, chitarra con altri strumenti, oltre a tre concerti per chitarra e orchestra e a un concerto per flauto, chitarra e orchestra.