Compositore giapponese. Si perfezionò a Parigi nel 1951-52. Autore di musiche strumentali, concrete ed elettroniche, di un'opera teatrale e di 3 balletti, si interessò alla dodecafonia, alle tecniche seriali e aleatorie; utilizzò organici inconsueti (è stato il primo giapponese a usare il pianoforte preparato). Sin dal 1958 assunsero un peso crescente nella sua produzione i richiami alle antiche tradizioni nipponiche e al pensiero buddhista, ad esempio nelle musiche composte per compagnie di teatro tradizionale e nell'opera Kinkakuji (Il padiglione d'oro, 1976), basata su un racconto di Mishima, con il quale M. collaborò spesso e a cui era ideologicamente vicino.