La cena

Scritto oltre sedici anni fa, ma quanto mai attuale, il romanzo disvela, capitolo dopo capitolo, i contorni di una bravata adolescenziale mutata in tragedia, costringendo il lettore ad interrogarsi sui temi etici della convivenza civile, del sottrarsi alla colpa e quindi all’espiazione, del pretendere di mantenere ad ogni costo la propria (supposta) felicità “familiare”. E poi: si è veramente trattato di una inconsapevole ragazzata o piuttosto di violenza perpetrata coscientemente, frutto, forse, di una tara ereditaria? Quanta ulteriore violenza si potrà mettere in atto pur di sottrarsi alle conseguenze della colpa? Alla fine, la famiglia “felice” sembra riuscire a rimanere tale, ma il lettore sa che padre, madre e figlio devono reciprocamente celarsi segreti aberranti…

Questo romanzo di Herman Koch, autore televisivo, giornalista, romanziere nonché uno dei più importanti scrittori olandesi contemporanei, ci presenta le famiglie di due fratelli molto diversi. Serge, un famoso politico candidato primo ministro e Paul, un insegnante in congedo, hanno appuntamento con le loro mogli per cenare in un rinomato ristorante e parlare dei loro figli. Perché? Cosa è successo? E' Paul l'io narrante che dipana lentamente la matassa degli avvenimenti trascorsi e ce li serve come portate di una cena. Ogni capitolo ha il nome di una portata, con tanto di "digestivo" (una verità difficile da digerire) alla fine, ➡ Un libro provocatorio che attraverso le dinamiche del thriller ci offre temi attuali su cui riflettere: rapporto genitori-figli adolescenti violenza gratuita

Le prime pagine mi facevano prudere le mani, ho provato una sensazione di fastidio come se fossi stato a tavola con loro. Ovviamente lo considero un aspetto positivo perchè da lì in poi mi sono sentito proprio in mezzo in mezzo a loro e come loro mi sono posto i dilemma: e adesso che faccio?