Ceramica e arti decorative del Novecento. Ediz. illustrata. Vol. 5 - copertina
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Ceramica e arti decorative del Novecento. Ediz. illustrata. Vol. 5
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Descrizione


Il numero V di Ceramica e arti decorative del Novecento è dedicato, prima di tutto, a tre artiste donne. Antonia Campi, la più importante ceramista italiana del Novecento, recentemente scomparsa, viene ricordata nell’editoriale di Claudia Casali. Anita Pittoni, grande artista e donna di cultura triestina, è la protagonista di due saggi. Lyda Levi (per me zia Lyda) è un personaggio meno conosciuto, che ha contribuito con le sue opere e la sua galleria al rinnovamento del design italiano del primo dopoguerra. Come ci racconta Silvia Barisione nel suo saggio, fondamentale è stato anche il suo contributo organizzativo (Triennali, rapporti con gli U.S.A.). Il secondo protagonista di questo numero è Lucio Fontana. Alcune sue ceramiche, considerate dalla critica opere puramente decorative, vengono rivalutate e inserite a pieno titolo nel percorso artistico di Fontana, da Sharon Hecker, nota studiosa israeliana, che curerà una mostra sulle ceramiche di Fontana (Guggenheim, Venezia, gennaio 2022). Il saggio, che pubblichiamo in inglese, descrive le sculture realizzate per il Cinema Arlecchino di Milano, inquadrandole nel clima artistico culturale dell’epoca.

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Il numero V di Ceramica e arti decorative del Novecento è dedicato, prima di tutto, a tre artiste donne. Antonia Campi, la più importante ceramista italiana del Novecento, recentemente scomparsa, viene ricordata nell’editoriale di Claudia Casali. Anita Pittoni, grande artista e donna di cultura triestina, è la protagonista di due saggi. Lyda Levi (per me zia Lyda) è un personaggio meno conosciuto, che ha contribuito con le sue opere e la sua galleria al rinnovamento del design italiano del primo dopoguerra. Come ci racconta Silvia Barisione nel suo saggio, fondamentale è stato anche il suo contributo organizzativo (Triennali, rapporti con gli U.S.A.). Il secondo protagonista di questo numero è Lucio Fontana. Alcune sue ceramiche, considerate dalla critica opere puramente decorative, vengono rivalutate e inserite a pieno titolo nel percorso artistico di Fontana, da Sharon Hecker, nota studiosa israeliana, che curerà una mostra sulle ceramiche di Fontana (Guggenheim, Venezia, gennaio 2022). Il saggio, che pubblichiamo in inglese, descrive le sculture realizzate per il Cinema Arlecchino di Milano, inquadrandole nel clima artistico culturale dell’epoca.

Dettagli

1 gennaio 2020
114 p., ill. , Brossura
9788894954784
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