La mia passione per Sayaka Murata (o forse meglio, Murata Sayaka) è smodata, un suo libro per me è sempre e comunque un evento. Questi dodici racconti sono "sovversivi" nel senso della loro capacità di affrontare tabù in modo delicato e trasversale nell'eterna "crociata" dell'autrice contro ogni tipo di convenzione sociale. Le verità di questa talentuosa scrittrice giapponese non sono facili da digerire (come in parte suggerisce il penultimo racconto di questa raccolta, "Mangiando la città"), ma sono assolutamente necessarie, anche se immagino che tante persone perlomeno storceranno il naso all'idea che il cannibalismo o la promiscuità sessuale possano essere tra le "soluzioni per la vita contemporanea". "... perché la gente crede di più nella bruttezza" (si può leggere nel racconto finale "La schiusa", l'ultimo racconto del libro, quello che lo chiude in bellezza) è una delle tante ingenue verità rivelate senza presunzione, forse con lo scopo di risvegliare il senso di fastidio (uno dei grandi compiti di ogni forma d'arte), disegnando involontariamente un sorriso sul volto di chi leggerà sempre e comunque da disadattato/a.
La cerimonia della vita
Mangiando la città esplora delle strane norme intorno al cibo e al foraggiamento, mentre Incubazione chiude la raccolta con una straordinaria rappresentazione della fragile personalità di qualcuno che si sforza troppo di essere accettato.
«La prosa di Murata è impassibile, chiara come il cellophane, fredda e trasgressiva allo stesso tempo. Nel complesso è così glaciale che ci si potrebbe raffreddare una bottiglia di vino». - New York Times
«Non è un libro per schizzinosi o facilmente impressionabili. Al loro meglio, queste macabre storie sono pervase da una tenera compassione per le debolezze dei personaggi». - Japan Times
«Murata riesce a trattare con la stessa folle e cruda intensità sentimenti e argomenti differenti, cogliendoti sempre impreparato e lasciandoti disturbato, ma anche affascinato, dall'assurdità di un mondo che a suo personalissimo modo riesce a parlarci di tutto.
Perché talvolta, guardare le cose a testa in giù può svelare un collage raffazzonato più interessante di quel dipinto piatto dal titolo normalità.» - Corinne D'Aloe
In questi dodici racconti, Murata Sayaka miscela un insolito cocktail di umorismo e orrore per ritrarre sia i solitari che gli emarginati, capovolgendo completamente le norme e le abitudini sociali per metterle meglio in discussione. Se le storie hanno luogo nel Giappone moderno, nel futuro o in una realtà alternativa è lasciato all'interpretazione del lettore, i personaggi spesso sembrano strani nella loro normalità in un mondo spaventosamente anormale. In “Materiale di prima qualità”, Nina e Naoki sono felicemente fidanzati ma Naoki non sopporta la consuetudine di utilizzare i corpi dei morti per creare vestiti, accessori e mobili; una lite rischia di far deragliare il giorno del loro perfetto matrimonio. “Gli amanti del vento” è raccontato dalla prospettiva di una tenda nella camera da letto di un bambino che guarda gelosamente la giovane Naoko mentre dà il suo primo bacio a un bambino della sua classe e fa di tutto per impedirglielo.
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Anno edizione:2023
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MarcoT 21 luglio 2023La vita come non te l'aspetti, nel vero senso della parola
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