Libro Cesare Zavattini. Mezzo secolo di pittura 1938-1988 Renato Barilli , Roberto Pasini , Cesare Zavattini
Libro Cesare Zavattini. Mezzo secolo di pittura 1938-1988 Renato Barilli , Roberto Pasini , Cesare Zavattini
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Letteratura: Italia
Cesare Zavattini. Mezzo secolo di pittura 1938-1988
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1 gennaio 2002
160 p., ill.
9788888600048

Conosci l'autore

Foto di Renato Barilli

Renato Barilli

(Bologna 1935) critico italiano. Insegna fenomenologia degli stili all’università di Bologna. I suoi interessi spaziano dall’estetica alla critica d’arte, alla critica letteraria. Fra i suoi studi: Per un’estetica mondana (1964), Poetica e retorica (1969), Informale Oggetto Comportamento (1979), L’arte contemporanea (1984) e, in ambito letterario, La barriera del naturalismo (1964), L’azione e l’estasi (1967), La linea Svevo-Pirandello (1972), Parlare e scrivere (1977), Viaggio al termine della parola (1981), Pascoli (1985), D’Annunzio in prosa (1992), La neoavanguardia italiana (1995), Pascoli simbolista. Il poeta dell’avanguardia «debole» (2000), Maniera moderna e manierismo (2004), Bergson. Il filosofo del software, 2005.

Foto di Roberto Pasini

Roberto Pasini

Scrittore e poeta, saggista, teorico, storico, critico d'arte e professore universitario, è nato a Bologna nel 1958.I suoi libri di narrativa, dopo l'esordio nel 1979 con il prosimetro Spermalinconia, sono Otrebor e le lunule (2003), Otrebor e la guerra del benzene (2005), Che cosa dire quando non hai niente da dire. Paradossi di seppia (2009). 

Foto di Cesare Zavattini

Cesare Zavattini

1902, Luzzara

Cesare Zavattini è stato uno scrittore e sceneggiatore italiano. Tra il 1931 e il 1943 rivelò la sua personalità singolare, ricca di fantasia e di surreale umorismo, in una vasta produzione giornalistica e letteraria, raccolta in parte nei volumi Parliamo tanto di me (1931), I poveri sono matti (1937), Io sono il diavolo (1941), Totò il buono (1943). Esordì come soggettista e sceneggiatore cinematografico nel 1935, affermandosi poi, nel dopoguerra, come uno dei massimi esponenti del cinema neorealista (particolarmente fecondo il suo sodalizio con V. De Sica). Nel ’50 tornò alla letteratura, correggendo lo humour delle prose giovanili nella direzione della polemica sociale o della satira di costume. Si ricordano il pamphlet moralistico Ipocrita...

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