L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L’amore al tempo di Internet unito alle evidenti incomprensioni mediatiche, il tutto declinato secondo la socializzazione 2.0: Questa potrebbe essere la breve sintesi dell’ultima fatica in cabina di regia di Edoardo Leo arrivata dopo l’ottimo successo al botteghino di Noi e la Giulia, con ulteriori numerosi premi distribuiti nel corso del 2015, fra cui vari Nastri d’argento e David di Donatello. Il quarantacinquenne attore Romano torna dietro la macchina da presa per la quinta volta assistito da un eccellente soggetto scritto a sei mani con i fidi Aronadio e Sannio, ma declinando il tutto in maniera semplicistica e buonista. In fin dei conti sullo stesso tema anche il recente The Circle ha chiaramente mancato in termini di efficacia declinando la trama dell’eccellente romanzo di Dave Eggers in un finale eccessivamente conciliatorio, così come la commedia dell’ex protagonista di un Medico in Famiglia pare esattamente declinata come una perfetta fiction da prima serata di Rai Uno. A nulla servono le incursioni sia di Massimo Wertmuller nel ruolo di padre coatto proveniente da Roma, sia di Rocco Papaleo, nel ruolo di uno zio coinquilino ereditato a causa di alcune disgrazie familiari. Un vero peccato quindi per un’occasione sprecata per poter ottenere qualche riflessione profonda in più e che andasse ben oltre una semplice risata liberatoria.
"Che vuoi che sia" è una commedia che ti lascia con l'amaro in bocca; i due protagonisti sono due "quasi quarantenni" come ce ne sono molti oggi, capaci ma sviliti dalla precarietà economica che affligge i giorni nostri.Lui è un ingegnere informatico che per campare ripara computer, lei un'insegnante. Un giorno Claudio ha un'idea che come dice lui " in America avrebbe successo", ovvero un'app che valuta i lavoratori di ogni campo così da renderne più facile la ricerca per gli utenti, in base a delle caratteristiche specifiche, se non fosse che necessita di 20 mila euro per creare quest'app e il popolo di internet, al quale chiede aiuto, non è molto collaborativo. Una sera, in preda ai deliri dell'alcool, Anna e Claudio registrano un video in cui dichiarano che se li avessero aiutati a raggiungere la cifra, avrebbero pubblicato un video porno. Quello che succede da lì in poi è un'escalation di speranze, dubbi, sensi di colpa...ed euro! La nostra intimità ha un valore economico? Film che fa riflettere, consigliato
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore