Chiamatemi Giuseppe. Padre Ambrosoli, medico e missionario - Giovanna Ambrosoli,Elisabetta Soglio - copertina
Chiamatemi Giuseppe. Padre Ambrosoli, medico e missionario - Giovanna Ambrosoli,Elisabetta Soglio - copertina
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Letteratura: Italia
Chiamatemi Giuseppe. Padre Ambrosoli, medico e missionario
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Descrizione


Un medico, un missionario, un uomo coraggioso e mite, sostenuto da una fede incrollabile. Padre Giuseppe Ambrosoli aveva deciso da ragazzo che avrebbe vissuto da comboniano al servizio dei poveri e che per questo avrebbe lasciato il suo paese, Ronago (CO), gli affetti e l’azienda familiare. Destinazione: Uganda. Partito nel 1956 con la nave Africa, dopo un avventuroso percorso su una jeep in mezzo alla savana, trovò a Kalongo, ai piedi di quella che è chiamata la Montagna del Vento, un dispensario per la maternità, una piccola capanna con il tetto di paglia. Nel giro di pochi anni, grazie alla sua caparbietà, alla grande capacità di medico e sacerdote, allo spirito manageriale ereditato dalla famiglia, quel piccolo centro divenne un grande ospedale. Ma la guerra civile irrompe nella vita dell’ospedale, stravolgendola. L’ordine di evacuazione è perentorio e padre Giuseppe, costretto in sole 24 ore ad organizzare la carovana di pazienti, medici e infermieri, lascia Kalongo senza tornarvi mai più. Lui, medico al servizio dei più poveri, muore a Lira, isolata dalla guerra, senza la possibilità di essere curato. Tutto finito? No. L’ospedale di Kalongo, protetto dai suoi abitanti, dopo tre anni rinasce e prosegue la sua opera di cura dei più vulnerabili. Quella storia di dedizione al prossimo e caparbietà umana continua ancora oggi con la Fondazione voluta dalla famiglia Ambrosoli e dai missionari comboniani, che hanno raccolto l’eredità di padre Giuseppe per dare sostegno e continuità ad un miracolo d’amore. Como, Milano, Kalongo. Migliaia di chilometri di distanza, rumori e odori diversi, ricchezza e povertà. Ma padre Giuseppe e la sua opera hanno ridotto le distanze, unito l’Ospedale e la Fondazione, i medici ugandesi e i volontari italiani, il bisogno di ricevere e la voglia di dare. Premessa di Mario Calabresi. Prefazione del card. Gianfranco Ravasi.

Dettagli

1 marzo 2017
168 p.
9788892210622

Conosci l'autore

Foto di Elisabetta Soglio

Elisabetta Soglio

1965, Milano

Elisabetta Soglio è una giornalista e scrittrice italiana. Laureata in Lettere all’Università Statale di Milano. Giornalista prima ad «Avvenire» e, dal 1994, al «Corriere della Sera», dove si è occupata di cronaca milanese e di politica. Ha ideato e dirige «Buone Notizie – L’Impresa del bene» per il «Corriere della Sera». Per questo progetto è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica. Ha scritto con Giovanna Ambrosoli il libro Chiamatemi Giuseppe (San Paolo Edizioni, 1999), sulla storia di padre Giuseppe Ambrosoli, missionario chirurgo in Uganda. Nel 2024 esce per Solferino, Vietato calpestare i sogni. La straordinaria storia di PizzAut e dei suoi ragazzi, scritto...

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