Il cieco di Landim-O cego de Landim. Testo portoghese a fronte
In questo racconto, tratto dalla raccolta della maturità Novelas do Minho (1876), sembra quasi che Camilo Castelo Branco abbia voluto divertire sé stesso e il lettore con una storia proveniente dai margini della società: una Landim retrovia di un Portogallo ottocentesco e una Rio de Janeiro ancora segnata dalla schiavitù. Protagonista è Pinto Monteiro che il narratore conosce ormai uomo fatto e di cui decide, una volta morto, di raccontare le imprese né eroiche né antieroiche. Infatti il protagonista, giovane promettente, seppur con una certa inclinazione per l’imbroglio, subirà, dopo essersi trasferito in Brasile giovanissimo, una battuta d’arresto quando diventerà cieco a causa di una sferzata ricevuta in volto. Il nostro Pinto Monteiro, tuttavia, non si darà per vinto, anzi pare che la perdita della vista gli abbia acceso la luce dello spirito. Camilo Castelo Branco ne seguirà con indulgenza le avventure, descrivendo una varia umanità sia portoghese che brasiliana e un personaggio il cui cinismo per gli affari è stemperato da una irresistibile quanto trascinante affabilità e gioia di vivere.
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Anno edizione:2024
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