Cinema e terrorismo
"Cinema e terrorismo" è un'attenta e minuziosa analisi di come il cinema italiano ha raccontato la lotta armata degli anni Settanta. Il saggio è costruito secondo linee tematiche, e l'autore passa in rassegna cinquanta film spaziando dalle pellicole più note - come "Buongiorno, notte" e "La Prima linea" - a produzioni meno conosciute, affrontando molteplici aspetti. In opere quali "Colpire al cuore" di Amelio e "Caro papà" di Risi, la lotta armata si presenta come conflitto generazionale, mentre in altre pellicole la telecamera preferisce soffermarsi sui dubbi ideologici ed esistenziali dei protagonisti - "Maledetti vi amerò" e "La caduta degli angeli ribelli" di Giordana, e "Il ragazzo di Ebalus" di Schito. Non mancano i riferimenti cinematografici al tormento della coscienza infelice borghese, che si oppone alla propria classe sociale - "Una fredda mattina di maggio" di Sindoni - e all'atteggiamento irriducibile dei militanti, come "Gli invisibili" di Squitieri e "La mia generazione" di Wilma Labate.
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Anno edizione:2016
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