Questa è la raccolta degli articoli più importanti e ancora attuali che ho pubblicato sul mio blog “Umanesimo Digitale” nel corso dei suoi primi cinque anni di vita. “Altre intelligenze” raccoglie gli articoli di approfondimento sugli algoritmi e le intelligenze artificiali, dalle prospettive utopiche di Pedro Domingos alla ipotesi oggi sempre più discussa di utilizzare dei software di mediazione tra utenti e piattaforme digitali. “Il lavoro che verrà” comincia con il resoconto di un dibattito tra Davide Dattoli e Brunello Cucinelli sul futuro del lavoro negli anni della grande automazione digitale di massa e si conclude con l’esperienza del gruppo di attivisti digitali noto come Anticurriculum. “Democrazia indiretta” parte invece dalla riflessione sulla progressiva politicizzazione di Facebook per concludersi sulla recensione di una ricerca riguardante le nuove forme di propaganda digitale computazionale. Nella sezione “Visioni” si trovano gli articoli e le interviste che, ritengo, mantengono ancora intatta la loro carica innovativa ed evocativa, dalla app per favorire l’accoglienza e l’integrazione dei migranti Hi Here alla riflessione sui limiti del modello di Spotify che sta trasformando profondamente il nostro rapporto con i contenuti musicali. La sezione “Temporalità” raccoglie i miei studi sull’impatto della connessione digitale permanente sul rapporto con lo scorrere accelerato del tempo, a partire dal libro “24/7” di Jonathan Crary fino ad arrivare al dibattito sempre più attuale sul diritto alla disconnessione da parte dei lavoratori. In “Soglie” mi soffermo sulla relazione conflittuale e dinamica tra online e offline, dal successo clamoroso e imprevisto di Pokemon Go alla metamorfosi dei follower dei social media in spettatori paganti. “Bits” è la sezione che racchiude articoli e approfondimenti sulla trasformazione dei media, tradizionali e innovativi, dalle criticità del progetto Wikipedia Zero alla chiusura improvvisa di Yahoo Answers! dopo anni di lento declino. “Le forme del denaro” coincide con il mio interesse nei confronti delle nuove forme di finanza digitale, in particolar modo dal punto di vista della smaterializzazione dei soldi e la creazione di nuove forme di moneta centralizzate e decentralizzate, dalla ricerca del mitico fondatore di Bitcoin Satoshi Nakamoto alla progressiva scomparsa della presenza bancaria al di fuori delle grandi città. “Educazione digitale”, come da titolo, indaga l’apprendimento delle nuove tecnologie da parte delle fasce più giovani (ma anche più anziane) della popolazione, dal ruolo di Wikipedia quale banco di prova degli studenti universitari a un bellissimo progetto di divulgazione storica sulla vita di Sophie Scholl su Instagram. “L’illusione dell’automazione” è, infine, l’ultima categoria che rispecchia quello che è il mio principale interesse del momento: la vita quotidiana di lavoratori, specializzati e non specializzati, volutamente resi invisibili dalle grandi aziende tecnologiche per mantenere quanto più a lungo possibile intatta la promessa di automazione diffusa di ogni attività “umana”. Dai moderatori di contenuti, oggetto del mio secondo saggio “Gli obsoleti”, ai revisori incaricati da Apple di valutare ogni singola app presente, passata e futura dell’App Store, la pubblicazione si chiude su un tema che riguarda il futuro stesso dell’uomo in un mondo dove il suo ruolo viene messo costantemente in discussione da algoritmi e altre intelligenze solo apparentemente dotate di vita autonoma. La speranza è che questa raccolta non sia solo un modo per mettere in salvo quello che ho scritto, ma anche un modo per riflettere sulle illusioni e le false promesse del passato così da costruire un futuro digitale non più interamente soggetto alla volontà di go
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