Circolare agli amici d'Italia - Michail Bakunin - copertina
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Letteratura: Russia
Circolare agli amici d'Italia
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Descrizione


Per indurre le società operaie italiane a separarsi in modo netto dall'Internazionale e promuovere la loro federazione in accordo con i principi da lui propugnati, Mazzini pensò di indire un Congresso da tenere a Roma nei primi giorni di novembre del 1871. Dettata come risposta alla minaccia rappresentata dal Congresso mazziniano, la Circolare è certamente il miglior pamphlet del rivoluzionario russo. Bakunin sottopone a una critica radicale il pensiero e l'operato di Mazzini, individuando le cause degli insuccessi della azione politica repubblicana, per poi fornire una spregiudicata analisi sociologica dell'Italia e delle sue classi dirigenti, incapaci di vedere, al di là dell'unità politica, la reale divisione del paese in "cinque nazioni" che poco o nulla hanno in comune tra loro. Nella Circolare, scritta di getto nell'esilio di Locarno, l'anarchico Bakunin riesce a dare la migliore sintesi del suo pensiero, toccandone tutti i temi principali: il materialismo e l'ateismo, il federalismo e l'internazionalismo, ma soprattutto l'assoluto rispetto per la libertà, contro ogni tipo di costrizione. Come egli stesso scrive, nell'apparente banalità della conclusione, giustificandosi per l'eccessiva lunghezza della lettera: "Volevo esser breve, ma non ho saputo esserlo. Il soggetto stesso mi ha trascinato. In compenso però avete intiero il mio pensiero."

Dettagli

14 marzo 2013
112 p., Brossura
9788867401154

Conosci l'autore

Foto di Michail Bakunin

Michail Bakunin

1814

Michail Alexandrovi Bakunin, nato in Russia nel 1814, è il principale esponente del movimento anarchico internazionale nell’Ottocento. Visse a lungo in Occidente (Germania, Svizzera, Francia, Italia), consacrò la propria vita alla fede politica e all’attivismo rivoluzionario e affrontò il carcere, la duplice pena di morte commutata in ergastolo prima e lavori forzati poi, la deportazione in Siberia, l’evasione e la lotta per il movimento operaio e l’Internazionale. È morto nel 1876. Feltrinelli ha pubblicato nel 1968 la sua opera principale, Stato e anarchia, scritta nel 1873, data alle stampe anonima a Zurigo e distribuita clandestinamente in Russia.

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