La città divisa. Le parti e il bene comune da Dante a Guicciardini
A partire da alcune premesse medievali, il libro affronta l'imponente attività svolta nel XV secolo dagli ordini religiosi e specialmente dai Francescani osservanti, allo scopo di arginare la violenza endemica nella vita cittadina. Mentre novellieri e umanisti offrono un'immagine satirica o critica dell'intraprendenza dei frati, Machiavelli riprende la questione delle lotte faziose, interpretandole in modo nuovo, e Guicciardini, attentissimo alle ragioni del bene comune, emerge, nella crisi italiana culminata nel Sacco di Roma del 1527, come l'interprete critico delle mistificazioni, capace di lucide analisi razionali, ispirato a un alto senso della dignità e dell'onore.
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Anno edizione:2003
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